mirek ha scritto:Niet.
Se mi parli di bellezza come simmetricità o equilibrio di forme e volumi hai naturalmente ragione, Ma quando parliamo di una moto che non può essere assolutamente simmetrica devi per forza cadere nella soggettività.
Per te può essere bella Adriana Lima mentre per me può esserlo Miriam Leone.
Letizia Casta considerata bellissima dalla maggior parte delle persone (ai suoi bei tempi) del mondo ha un dente che manda a quel paese l'altro, in bocca ha una confusione che è tutto fuorché simmetrica O bella.... eppure....
Oggettivamente puoi dividere cose brutte da cose belle... e credo che quella MV non possa ricadere nella cerchia delle prime, come anche la Brutale 1000....
Poi... che possa piacere o meno è soggettività!
Sono entrambe belle ma per quale motivo io ne preferisco una E tu un'altra? Appunto Perché si tratta di soggettività.
La commerciabilità di un qualunque tipo di bene o servizio è assolutamente oggettivo. Quantificabile in tabella Excel dato dai dati di vendita o di rivendibilita'.
Mi sono spiegato male, allora.
La bellezza non è simmetria o equilibrio etc - sarebbe una cosa banale e semplicistica e qualunque ragazzino manierista saprebbe allora produrre cose belle - ma è come simmetria, equilibrio di forme e di volumi etc vengono governate anche, come scrivevo, anche attraverso le eventuali trasgressioni.
Sono stati scritti, da Vitruvio in su, trattati su trattati, saggi su saggi, sul merito, e nessuno di questi è sufficiente, in sé, di dare una risposta univoca, ma è la stratificazione di quei giudizi, di quelle valutazioni che ha prodotto un codice a maglie larghe che fa uscire la bellezza - da non confondere con il gusto - dalla soggettività e, senza farla entrare in una assoluta oggettività, la rende condivisibile e dimostrabile senza ricorrere al fatidico 'mi piace, non mi piace', che ha un senso ma non è l'oggetto di un giudizio estetico.
Negli ultimi anni, poi, le neuroscienze stanno cercando, con un certo successo, di trovare le radici fisiologiche di quei canoni che, pur passando nel mare tempestoso delle epoche, continuano a ottenere un largo grado di condivisione.
Sono quelli che chiamiamo 'correlati neurali della bellezza', che non sono poi così arbitrari, ma trovano arcaiche radici in esigenze primordiali di funzionalità.
Considerato che si parlava di simmetria, per esempio, la simmetria, quando non si oppone ad altri criteri di funzionalità - come nel citato caso delle moto o delle auto - consente di dimezzare la quantità di informazione necessaria a ricordare una forma e così via.
tenuto conto che il nostro sistema nervoso centrale non è poi un hardware così spaventosamente capiente, e che deve gestire una immensa quantità di informazione, dimezzare quel numero è stato estremamente importante per un cacciatore o un raccoglitore che dovevano memorizzare il buono e il cattivo.
Il buono e il cattivo, perché, per quanto strano possa sembrare, etica ed estetica sono una sola cosa, quando trattate nel giusto modo, come ben sosteneva Ludwig Wittgenstein.
Se oeserviamo i dati sperimentali sui correlati neurali della bellezza, poi - interessantissimi gli studi di Semir Zeki, che ospitai in un seminario da me organizzato a Milano nel 2014 - troviamo che statisticamente il giudizio soggettivo finisce per assomigliare non poco ai criteri oggettivi della critica.
Posto in condizioni standard e misurabili, il 'mi piace' finisce sui grandi numeri ad assomigliare al 'bello'.
Aggiungo che il canone oggettivo risente spesso dello spirito del tempo e che quindi la sua universalità , a sua volta, deve essere depurata dalle mode, dalle convenienze etc., ma affrontandolo con spirito fenomenologicamente corretto, si riscontra un filo conduttore ininterrotto.
Una composizione di Karl Heinz Stockhausen trova pochi estimatori, perché fortemente legata allo spirito del tempo, ma una suite per violoncello di Bach, dopo mezzo millennio 'piace' ancora a una larga parte degli ascoltatori, per motivi noti e esprimibili razionalmente.
Per cui, pensatela come volete, ma 'non è bello ciò che piace, ma è bello ciò che è bello'...