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Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 13:36
da Joytoy
Molto bello. Su Motortrend.
Sono tutti episodi del 2020 a giudicare dai crediti in chiusura, e direi che il programma vale quelli inglesi e forse anche di più.
L'altra settimana ho visto le due puntate sull'Alfa 75 e rispetto agli altri programmi italiani del genere questo, secondo me, è di un altro pianeta. Poi mi piace vedere tutti questi esperti di meccanica, rettifica, elaborazione eccetera tutti molto tranquilli, competenti e senza tatuaggi, occhiali da sole e cappellini e bandane. Poi tutto gravita intorno all'Abruzzo, il Lazio e l'Umbria e quindi c'è anche la parlantina che è fantastica, per i miei gusti.

Ottime spiegazioni e bella ambientazione. Ieri sera ho vista la prima puntata del lavoro su una kit car Mirage Countach ed è fenomenale: oltretutto è coinvolto un progettista che aveva costruita una supercar come tessi di laurea, e ha trovata la Mirage nello stesso posto dove ha ritrovata la sua supercar dopo che l'avevano rubata.

Qualcuno ha visto qualche puntata?

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 14:18
da GloomyS
caspita, no... non guardo MotorTrend da un bel po`. Purtroppo ho un TV OLED ed il logo rosso fluo fisso mi ha bruciato il pannello. Ho rovinato un TV da piu` di 2ke con MotorTrend, RTL, e la banda Ultimora di SkyTG24 :(

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 14:43
da il rosc
Cironi è fantastico.... ragazzo appassionato che è venuto sul dal nulla tosto abbruzzese serio. Non amo molto il suo modo di parlare e la sua cadenza però ci mette passione ed allora passo sopra tutto.

La 75 era già stata vista sul web ed è un lavoro di 4 anni. Se vedi l'alfa GT gliel'ha fatta un ragazzo di Roma con la collaborazione di Giannini. Non da voce solo alle grandi aziende e questo è fantastico.

Anche la Ford.... li c'è un pezzettino di nord.

Con il suo evento è riuscito a smuovere maree di persone. Io lo conoscevo solo per i video ai progettisti di auto e invece dietro c'è molto di più e lo sto scoprendo piano piano.

Quella del prototipo me la son persa

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 20:43
da freddy
Viste tutte anche ieri.. molto bella e finalmente seria.. si capisce la mole di lavoro che c'è dietro..

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Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 21:09
da Cicio
Si, io lo seguo su youtube da un pò, trovato per caso un video di una sia intervista all’ing Materazzi, progettista della GTO evoluzione.

https://youtu.be/AlX-kgJuzxU

Video fantastico, Materazzi è un vero personaggio.

Con Cironi condivido la passione maniacale della F40, solo che lui l’ha guidata, io ci sono solo salito.

Intervista ben fatta, e soprattutto, lui è un vero appassionato, non il solito youtuber cazzaro.

Molto belli i suoi lavori, e le interviste a personaggi famosi del motorsport italiano.

La puntata della 75 è molto avvincente, soprattutto per Campoli, uno di quei personaggi che ormai si faticano a trovare.


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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 20/10/2020, 21:10
da Cicio
GloomyS ha scritto:caspita, no... non guardo MotorTrend da un bel po`. Purtroppo ho un TV OLED ed il logo rosso fluo fisso mi ha bruciato il pannello. Ho rovinato un TV da piu` di 2ke con MotorTrend, RTL, e la banda Ultimora di SkyTG24 :(
Noo vabbeh follia


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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 6:16
da Regina
Finalmente una serie sulle elaborazioni in cui si parla di regolazione dell' assetto, campanatura e convergenza.
Le prove che fa Cironi nel primo giro di collaudo sono vere, il motore non è in perfetta fase, le sospensioni sono da regolare come la campanatura e la convergenza, esalta le doti generali dell' auto ma non manca mai di commentare il lavoro di affinamento che manca per rendere l auto guidabile.
Oltre a questo le officine a cui si appoggia son fatte di specialisti che fanno un lavoro artigianale di altissimo livello.
Per quanto mi riguarda è il programma top su motor trend, e pensare che di realtà simili l Italia è piena, una cultura motoristica sterminata.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 9:04
da Metallo916
L'ho beccato che faceva le riprese con un'alfa (non ricordo quale) scendendo dal gran sasso ad agosto..

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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 12:39
da Joytoy
Rosc: pensa invece che a me, che sono bolognese, la parlantina da Italia appenninica centro meridionale piace tantissimo: sentire spiegare i pistoni forgiati per l'Alfa75 con 135 grammi in meno per ogni pistone rispetto a quelli originali... sentirla spiegata dall'elaboratore con massima calma e con la parlata abruzzese è stato un tocco in più per me.

Ho visto un pezzo della puntata dell'Alfa Gt, credo sia in due puntate anche quella: spero di beccare la seconda in replica.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 13:20
da il rosc
Joytoy ha scritto:
21/10/2020, 12:39
Rosc: pensa invece che a me, che sono bolognese, la parlantina da Italia appenninica centro meridionale piace tantissimo: sentire spiegare i pistoni forgiati per l'Alfa75 con 135 grammi in meno per ogni pistone rispetto a quelli originali... sentirla spiegata dall'elaboratore con massima calma e con la parlata abruzzese è stato un tocco in più per me.

Ho visto un pezzo della puntata dell'Alfa Gt, credo sia in due puntate anche quella: spero di beccare la seconda in replica.

Quando parlo di calata non parlo di dialetto... ma prorpio di quel’intercalare che a volte sembra nascondere falsa modestia.

I pistoni te li spiega Campoli che sta a 20 min da casa mia a Cassino e che conosco da quando ho 10 anni.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 15:48
da Metallo916
Era proprio lui allora con la Alfa Gt.
Stava registrando con un ragazzo a bordo strada e gli siamo passati vicino!!

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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 19:15
da Cicio
Ho visto, sempre su motor trend, cortesie per l’auto, ecco, una cagata mondiale!


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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 21/10/2020, 19:30
da balocco
Joytoy ha scritto:
21/10/2020, 12:39
Ho visto un pezzo della puntata dell'Alfa Gt, credo sia in due puntate anche quella: spero di beccare la seconda in replica.
La trovi su Dplay

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 12:35
da Joytoy
Grazie Baloccco.

(anche a me Cortesie per l'auto sembra una cavolata, l'ho vista un paio di volte: però mi piace la pilota, anche se non so dove corra e con quali risultati: in genere mi piacciono le donne di polso)

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 13:10
da Metallo916
Ti piace la donna di polso perche' sa' sferzare energicamente col frustino??




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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 13:12
da Regina
Delle serie americane non mi dispiace Salt Lake Garage, fanno carrozzeria spinta, soluzioni estetiche notevoli.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 13:16
da balocco
Ieri ho visto le prime due puntate della prima serie: Fiat 500 e Alfa 75 1 parte. Non conoscevo la serie e le ho trovate molto interessanti e ben fatte, vedro sicuramente anche le altre.
L'unica cosa che mi è sembrata un po' strana e la mancanza di una finalizzazione concreta del progetto, non so, un compratore o un appassionato committente danaroso. Solo per il motore della 500 si è parlato di 14k euro, immagino quanto possa essere costata a torta finita.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 14:09
da Cicio
Però cosí avrebbe fatto la copia di wheeler dealer.


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Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 14:45
da balocco
beh alla fine quello è, una copia di wheeler dealer con la differenza che non si percepisce uno scopo concreto. Anche wheeler dealer per me ha il grosso neo che praticamente lavorano per la gloria mentre, ad esempio, per serie come Monkey Garage (e americanate varie) il risultato è concreto: macchine da svariate decine di migliaia di dollari per benestanti.
Per il resto, ripeto, mi è piaciuto molto è solo una sensazione che mi ha lasciato.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 19:41
da il rosc
balocco ha scritto:
22/10/2020, 14:45
beh alla fine quello è, una copia di wheeler dealer con la differenza che non si percepisce uno scopo concreto. Anche wheeler dealer per me ha il grosso neo che praticamente lavorano per la gloria mentre, ad esempio, per serie come Monkey Garege (e americanate varie) il risultato è concreto: macchine da svariate decine di migliaia di dollari per benestanti.
Per il resto, ripeto, mi è piaciuto molto e solo una sensazione che mi ha lasciato.

Le macchine sono di Cironi stesso o della drive academy. Il fine è preparare il mezzo.Inoltre esempio il motore è il suo valore ma tutti quelli che lavorano più molti dei pezzi credo siano “omaggiati” per il cameo.

Lui poi avrà venduto il “video” agli editori.

In italia non c’è mercato per intermediari di special ragazzi. Che siano moto o macchine

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 22/10/2020, 21:13
da GloomyS
Angelo, in tutta Europa è così. Un robo del monkey garage in EU non potrebbe girare se non dopo 3 anni di burocrazia e manco con quella probabilmente se non nei giorni dei raduni.
In usa, quella che era una tradizione familiare, del padre che stringe un legame col figlio lavorando in garage nei weekend, è diventato un business per milionari che vogliono il pezzo unico. È l'individualismo insito in quella cultura che fa vedere in giro challenger del 70 con motori hemi sovracompressi e le sospensioni al ritmo del cha cha cha. Noi abbiamo una cultura più rivolta alla omologazione ed alla vita comunitaria. Ed, onestamente, non credo sia peggio. D'accordo il romanticismo, ma quando hai il vicino di casa che torna di notte col chopper e gli scarichi che sfiammano, fidati, che cambieresti idea anche tu. Tanto per fare un esempio.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 6:55
da il rosc
GloomyS ha scritto:
22/10/2020, 21:13
Angelo, in tutta Europa è così. Un robo del monkey garage in EU non potrebbe girare se non dopo 3 anni di burocrazia e manco con quella probabilmente se non nei giorni dei raduni.
In usa, quella che era una tradizione familiare, del padre che stringe un legame col figlio lavorando in garage nei weekend, è diventato un business per milionari che vogliono il pezzo unico. È l'individualismo insito in quella cultura che fa vedere in giro challenger del 70 con motori hemi sovracompressi e le sospensioni al ritmo del cha cha cha. Noi abbiamo una cultura più rivolta alla omologazione ed alla vita comunitaria. Ed, onestamente, non credo sia peggio. D'accordo il romanticismo, ma quando hai il vicino di casa che torna di notte col chopper e gli scarichi che sfiammano, fidati, che cambieresti idea anche tu. Tanto per fare un esempio.
Siamo d’accordo ma in usa le macchine con la Mopar le fai tipo lego... esiste un kit per ogni cosa, anche per mettere un V8 dentro una cazz di Porsche.

Io parlavo proprio di business di intermediazione. Voglio una Giulia gt in Italia non vado dal concessionario o esperto che me la cerca ma mi metto su subito i cose così è prendo al 90% l’inculatura.

Al netto che sia omologata o no

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 7:04
da GloomyS
Si`, Angelo, ma quel che intendo dire e' che si tratta del problema dell'uovo e della gallina... insomma, anche da noi temop fa esisteva quel modello di business (come penso il babbo di Angelix sia un esempio), ma qui da noi e' pian piano sparito per i motivi di cui sopra. Insomma, alle aste di Wayne Carini ci sono pezzi dalla milionata di dollari, ma in una giornata ci sono anche catorci da 3/4000 dollari e la gente li compra e sa che puo` andarci in giro ,etc. cioe' c'e` una massa critica di compratori che rende tutta la catena redditizia, dai garage, ai concessionari specializzati, agli eventi, alle aste. E fidati che anche li` il colpo lo hanno subito quando nacque Craiglist a fine anni 90, altro che subito.it. Ma la base di quel mercato e`/era talmente grande che gli effetti sono relativi.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 7:26
da il rosc
GloomyS ha scritto:
23/10/2020, 7:04
Si`, Angelo, ma quel che intendo dire e' che si tratta del problema dell'uovo e della gallina... insomma, anche da noi temop fa esisteva quel modello di business (come penso il babbo di Angelix sia un esempio), ma qui da noi e' pian piano sparito per i motivi di cui sopra. Insomma, alle aste di Wayne Carini ci sono pezzi dalla milionata di dollari, ma in una giornata ci sono anche catorci da 3/4000 dollari e la gente li compra e sa che puo` andarci in giro ,etc. cioe' c'e` una massa critica di compratori che rende tutta la catena redditizia, dai garage, ai concessionari specializzati, agli eventi, alle aste. E fidati che anche li` il colpo lo hanno subito quando nacque Craiglist a fine anni 90, altro che subito.it. Ma la base di quel mercato e`/era talmente grande che gli effetti sono relativi.

Mhhh no dai, da noi non è mai esistito un vero business dell'aftermarket se non i vari preparatori nelle loro nicchie più o meno grandi. IN america hai il mondo essendo immensa e dovendo coprire la preparazione per i redneck tutto brum brum , le coattate miami style e le macchine eleganti della city.

E' finita l'era delle uno turbo e cose così. Ci sono alcune sacche di resistenza :laugh: ma per lo più in italia la passione per l'auto storica è scemata.

Il papà di Angelix se non erro era un capo meccanico- capo officina della Abarth. Sono stato sempre cuorioso di saperlo e adesso che è uscita fuori se ha voglia ci racconterà lui.

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 8:37
da GloomyS
Angelo, mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa... il "vero business" non c'era manco in USA anni fa... tolti i milionari che compravano auto come fossero quadri (ma non stiamo parlando di quello), il modding ed il resto-mod era una tradizione genitore-figlio che pasava il tempo in garage o all'officina di Cooter dei FRATELLI Duke (:dbs:), ne` piu` ne meno che da noi quando ero piccolo e passavo ore nel garage di mio cugino tra marmitte polini e spilli di carburatori del Ringo.
Da noi non poteva diventare un business perche` si e' imposta la cultura del cambio auto, delle restrizioni, delle omologazioni, etc. Li` su una tradizione basata sull'individualismo e la voglia di differenziarsi (insomma sulla tamarraggine), si e' costruito un mercato che vale oggi milioni. Ma chi si metterebbe da noi a costruirsi un chopper in stile Orange Country, partendo da zero, anche comprando pezzi da catalogo (figuriamoci fatti da 0 con saldatore e tornio) se poi te lo puoi mettere in salotto e basta?

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 10:54
da il rosc
Bhe Tino si. Però qui se non fai cose fuori di brocca riesci ad omologate uguale. Costa 4000 euro passando per la Repubblica Ceca/Germania. Inoltre vendono anche le cagate stile flat track o cafè racer che sono fuorilegge esattamente quanto il chopper home made.

Il discorso è semplicissimo. Noi siamo grandi come popolazione al massimo un paio di stati americani.... non abbiamo più la tradizione operaia, se ti serve un battilastra non lo trovi nemmeno a pagarlo, e non c’è mercato.

Mix letale

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 12:57
da Joytoy
In effetti mi sembra che diciate la stessa cosa tu e Gloomys, Rosc, in modo palindromo arrivate però alla stessa conclusione.

Da noi stanno sparendo gli artigiani di gran classe perchè è sparita la richiesta, certo: ma una nicchia di artisti che tramandano esiste ancora, per servire i milionari di cui sopra quando devono rifare e ribattere la lamiera di una gt del 1955 per andare alla Mille Miglia.

L'ultimo intervento "pesante" su una moto lo feci ormai nel 1993 sulla Superlight II non appena finito il rodaggio: andai da Mario Foffa a Borgo Panigale e venne fuori un gioiellino unico e irripetibile, spendendo un po' certamente, ma senza dissanguarmi: adesso invece si fa solo comprando cose già realizzate scegliendole da un catalogo racing pret a porter.

Oppure, per cose più personalizzate, bisogna essere molto benestanti se non proprio ricchi.

(aggiungo inoltre che vent'anni fa i controlli non erano così asfissianti come ora, quindi si poteva ancora giocare a fare le special)

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 23/10/2020, 13:31
da angelix
Mi avete chiamato ed io arrivo.

Mio papa l'auto l'ha nel DNA sin da prima di nascere... mio nonno paterno era benestante e amava le auto e le moto, e d io e mio mio abbiamo preso la stessa passione.

Papa' , dopo un periodo da Bertone dove s'e' fatto le ossa come apprendista, a ad inizio degli anni 60 e entrato alla "Esperienza" Fiat (la loro scuola) dove e' diventato tecnico Motorista e dopo ha fatto il collaudatore, parliamo dei tempi del 2300, sel 1300/1500 del 124 del 125 , del 850 (lui si e' fatto tutto lo sviluppo del 2300S coupe') , poi ha avuto l'opportunita di viaggiare per il mondo e dove ha avuto la possibilita concreta di alimentare la sua passione per l'auto post guerra.

il suo lavoro (ispettore tecnico) lo portava da una officina all'altra e questo gli ha permesso di sapere dove andare a recuperare un sacco di rottami, purtroppo la maggiorparte sono stati acquistati per conto terzi oppure li ha dovuti vendere per finanziare qualche restauro oppure perche costretto dalle circostanze...per dire la prima sport la prese con i soldi messi da parte per il viaggio noi nozze, era un O.S.C.A 2000 S Spider , gran macchina che ricordo vagamente... venduta perche' suo nonno non gli dava il garage per metterla e a casa dello sucero sotto la stra' ci volevano mettere il trattore nuovo... ancora oggi mio papa rimpiange di averla venduta.

La Stanguellini di mia mamma l'abbiamo trovata cosi' fanto per dire, in una vecchia officina Alfa (il carroziere tra l'altro era cugino di Madonna Ciccone...)

Immagine

questo per dire che spesso erano proprio dei rottami e ci sono volute tante domeniche di 7 anni circa per restaurarla.

altre come il AC bristol sono state acquistate nel momento giusto per una mezza balla di fumo (erano macchine vecchie, come oggi prendere un duetto 2a serie) , erano conservate e con il tempo le abbiamo sistemate senza in realta svenarsi piu di tanto... oggi purtroppo il mercato del vintage ha raggiunti livelli assurdi e certe auto non puoi neanche usarle per strada , in certi paesi credo che non riusciresti neanche ad assicurarle...

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 29/10/2020, 11:47
da davide
visto anche io un paio di puntate: molto bello e ruspante il giusto.
Sorvolano un pochino troppo allegramente sulle norme per la circolazione, ma chi sono io per dirlo? :ynf:

Re: Dal pollaio alla pista.

Inviato: 18/11/2020, 12:06
da pinuspinea
Si, ruspante il giusto. Mi piace vedermelo.