Dopo essermi praticamente fatto tutta la SS131 da solo di prima mattina per arrivare in orario a Mores a vedere quelle brutte facciacce degli Accademici,
arrivo nei pressi del circuito alle 9:40 e mi ritrovo subito dietro ad un poco raccomandabile Turbo Daily del '78 targato Milano, coi vetri posteriori
leggermente oscurati, dove riesco soltanto ad intravedere il culo di una 749 e, accanto al guidatore, un esagitato individuo che si dimena e continua a
saltare da una parte all'altra del sedile: Lesione. E' lui, ne sono certo!
Dago esordisce alla grande facendo un primo lungo col furgone al cancello del circuito, per poi non tradirsi più tardi in pista in sella al Rondella e
saggiando la sabbia delle vie di fuga; appena scesi dal furgone Lesione (ormai un fratello) ci tiene a precisare che il mezzo in questione è omologato per
trasporto disabili, al che io gli rispondo: "è chiaro, sennò come farebbe a guidarlo Lorenzo..."
Finiti i preliminari, i due cazzeggiatori da pista si dilettano subito nella raffinatissima arte dello spippolamento, nella fattispecie abbiamo Fabrizio alle prese
con il suo solito fondello del terminale destro ancora una volta da sistemare, tanto che fiero mi racconta di come il terminale in questione sia per il 43%
circa ripieno di rivetti prima messi e poi rotti......ecco spiegato quel "rumorino" di fondo
In seguito a questa delucidazione, decido di sopranominare Torcida in "Rivettiera"
Lorenzo, per non sentirsi da meno, preso da una delle sue più acute forme di mania di spippolamento ,che per comodità in medicina sono state definite
"Dagalgia", comincia ad infilare cacciaviti un pò ovunque passando da un assetto da Motogp a quello della Graziella in pochi minuti.
Mentre ci godevamo questi momenti di meditazione meccanica, ecco sopraggiungere una sportivissima Punto che ci affianca; sportiva non tanto per le
proprie doti ma certamente per i circa 300 cavalli vapore che trasporta nel carrello portamoto; ho così finalmente il piacere di conoscere di persona
MrKermit che per comodità si chiama pure lui Stefano, un ragazzo simpaticissimo e cordialissimo che casualmente risulta essere anche il proprietario di
una fenomenologicamente bellissima 998S. Insieme a lui la vera rivelazione della giornata, il suo amico Gianicky Hayden, sviluppattore HRC in incognito,
che si è recato al circuito per sviluppare delle nuove coperture per gare endurance capaci di qualcosa tipo 90 giri consecutivi senza sosta alcune.
Stoico, instancabile e di una cortesia rarissimi, questo ragazzo ha contribuito con la sua performance ad alliettare la giornata di noi tutti.
Grazie di esistere Gianni, senza di te non avrei mai sondato il limite umano di resistenza fisica.
Vorrei anche esprimere con un certo orgoglio il mio apprezzamento per questo piccolo vezzo estetico della moto di Stefano, raffigurante la bandiera della
nostra terra....