Addio Piemonte

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Re: Addio Piemonte

Messaggio da il rosc » 23/12/2015, 10:38

come è assurdo che con la mini da 200cv pago di bollo tanto quanto paga chiara con l'audi da 140 di 11 anni che tra sovraprezzo di inquinamento e tutto ci arriva vicino..... un audi che vale esagerando 1500-2000 euro!!!

Se non riformano il sistema tassa di possesso e altro qui si finisce ai matti

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Gifo
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Gifo » 23/12/2015, 10:55

La tassazione dei beni di lusso (senza mai capire bene quale fosse il parametro di "lusso"), così come l'abbiamo vista, non è mai servita ad un caxxo. In Grecia avevano l'Iva al 23 quando noi l'avevamo al 20 e a chi aveva due auto hanno imposto balzelli assurdi, accertamenti fiscali e, come successo anche da noi, particolarmente odiosi in quanto retroattivi. Risultato? Contrazione dei consumi (una mia amica di Salonicco mi ha offerto ripetutamente la sua MB serie C 2.3 a benzina per un vero tozzo di pane...) e nessuna nuova linfa all'economia.
Le tasse non piace a nessuno pagarle, ma è giusto farlo, però che sia equo e proporzionale. Ormai è storia vecchia, torniamo al 1991 quando su una moto che costava nuova 7 milioni di lire (6 mensilità di un operaio) ci fu imposto circa un milione e duecentomila di superbollo....retroattivo!!
Stessi 7 milioni spesi per sfizio da un abbiente per un gioiello, mai tassati....solo perchè non sono registrati!
Alla fine il bollo aveva più senso come tassa di circolazione. Cioè secondo me ne aveva poco anche allora ma più di adesso.
Ma cosa ci sarebbe di più semplice che gravare anche questo costo sulla benzina? Usi, consumi (inquini)? Paghi! Tieni delle auto o delle moto in garage ti diverti a lucidarle il sabato o a farci 5 km intorno casa? Paghi, in proporzione al reale sfruttamento. E' troppo aleatorio il valore di un veicolo per essere parametrato considerando cilindrata, potenza, età. Ci vuole tanto a capirlo? Sarebbe la cosa più equa, niente scappatoie, gabole, interpretazioni.
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Joytoy » 23/12/2015, 11:20

Condivido il tuo ragionamento, Andrea: ma in Italia la tassazione ha il proprio perno sul patrimonio al sole e quindi i veicoli sono in prima linea. Paghi per il fatto di possedere e non per il fatto di usufruire.

Per questo è più agevole "affittare" una bella auto o una barca piuttosto che possederla: come dice Tino abbiamo leggi molto veccchie in questo senso che - se è vero che sono state fatte ai tempi della Dc -è vero anche che nel XXI secolo ora sono leggi difrese dalla CGIL e dal PD...

Ma fino a quando la legge resta questa il bollo over 20 anni trovo giusto che sia stato ripristinato. Opinione personale.

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Re: Addio Piemonte

Messaggio da web » 23/12/2015, 11:30

GloomyS ha scritto: Non fate voi il giochino di pensare che finanzieri, carabinieri e poliziotti da Roma in giù siano tutti incapaci e talmente deficienti che noi si riesce a fargliela sotto il naso. ..
Mai pensato.
Ho solo fotografato uno stato di fatto, non mi sono posto il problema di cercarne le cause. Cause che secondo me, per inciso, non c'entrano nulla con la genetica ma c'entrano molto con il "sistema" di una determinata area.
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da web » 23/12/2015, 11:33

Una curiosità: nessuno (associazioni, club, singoli cittadini) ha mai provato a ricorrere a Corte Costituzionale o robe simili per denunciare l'incostituzionalità del bollo? secondo me viene meno uno dei principi cardine della Costituzione, quello che la tassazione deve essere proporzionale.
Qui si arriva a casi limite in cui il bollo supera addirittura il valore di mercato del veicolo!
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Beppe750 » 23/12/2015, 11:38

Gifo ha scritto:...
Ma cosa ci sarebbe di più semplice che gravare anche questo costo sulla benzina? Usi, consumi (inquini)? Paghi! Tieni delle auto o delle moto in garage ti diverti a lucidarle il sabato o a farci 5 km intorno casa? Paghi, in proporzione al reale sfruttamento. E' troppo aleatorio il valore di un veicolo per essere parametrato considerando cilindrata, potenza, età. Ci vuole tanto a capirlo? Sarebbe la cosa più equa, niente scappatoie, gabole, interpretazioni.
Concordo pienamente.

Tra l'altro, rimanendo in ambito automobile, con il super bollo sul numero dei CV lo stato ci ha rimesso non so quanti milioni di €, che si dovrebbero andare a recuperare da chi ha proposto e firmato quella legge.
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Gifo » 23/12/2015, 11:42

web ha scritto:Una curiosità: nessuno (associazioni, club, singoli cittadini) ha mai provato a ...........
Non credo, soprattutto c'è mancanza di rappresentatività. Voglio dire, un'associazione di consumatori che si presentasse in una commissione parlamentare a nome di "milioni di automobilisti" e poi non potesse dimostrare di avere più che alcune migliaia (ad andare bene...) di iscritti non avrebbe nessun ascolto. Pure legittimamente alla fine. Vale per qualsiasi categoria, economica e sociale, vedete bene che tendenziamente noi tutti cerchiamo l'escamoptage, non la soluzione (equa) dei problemi...
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da web » 23/12/2015, 12:12

" Chi può provocare il giudizio della Corte?

Uno dei problemi più discussi a proposito della funzione della Corte costituzionale quale giudice delle leggi, è stato quello della "via di accesso" al giudizio. Come in genere ogni giudice, la Corte non può decidere autonomamente di quali questioni occuparsi: occorre che qualcuno la investa proponendo un ricorso o sottoponendole un dubbio. Chi può chiedere alla Corte di pronunciarsi sulla costituzionalità di una legge?

Qualunque cittadino, il Capo dello Stato, il Governo, minoranze parlamentari, organi giudiziari?

L'Assemblea costituente, quando giunse ad esaminare il problema, non lo risolse ma rinviò la soluzione ad una successiva legge costituzionale, che fu approvata - come già detto - dalla stessa Assemblea nel febbraio 1948 (legge costituzionale n. 1 del 1948). In essa si stabilì (articolo 2) - fermo il disposto dell'articolo 127 della Costituzione, che prevedeva l'impugnativa davanti alla Corte costituzionale, da parte del Governo, delle leggi regionali reputate contrastanti con la Costituzione - che anche le Regioni potessero a loro volta impugnare, entro un breve termine dalla loro pubblicazione, le leggi dello Stato che reputassero lesive della propria autonomia garantita dalla Costituzione. Quel disegno è ora confluito nel nuovo testo dell'articolo 127 della Costituzione, con le modifiche del titolo V della parte II, introdotte dalla legge costituzionale n. 3 del 2001).

In tali casi il giudizio costituzionale serve essenzialmente a risolvere le controversie fra Stato e Regioni sui limiti delle rispettive competenze, e quindi sia a difendere l'autonomia delle Regioni da "attentati" del legislatore centrale, sia a presidiare il potere legislativo statale da eventuali abusi dei legislatori regionali. Tutto questo si svolge nella logica dello Stato "regionale", in cui è la Costituzione a ripartire le competenze fra Stato e Regioni, con la Corte costituzionale che funge da "arbitro" nelle relative controversie.

Ma, soprattutto, l'Assemblea costituente ha fatto una scelta fondamentale per quanto riguarda il sistema generale di controllo della costituzionalità delle leggi, escludendo che queste possano essere direttamente impugnate davanti alla Corte a opera di qualunque soggetto, e prevedendo invece che i dubbi di costituzionalità delle leggi possano essere sollevati solo in occasione della loro applicazione da parte dei giudici comuni (ordinari e speciali). Quando cioè un giudice - qualsiasi autorità giudiziaria, dal giudice di pace di una piccola città o dalla commissione tributaria di una provincia fino alla Corte di cassazione, e perfino gli arbitri rituali - si trovi a dover risolvere una controversia, per decidere la quale dovrebbe fare applicazione di una norma di legge, e dubiti della conformità di questa norma alla Costituzione, egli ha il potere e il dovere di investire la Corte costituzionale della relativa questione.

Il giudice non può decidere la causa come se la legge non ci fosse, ignorandola, anche se è convinto della sua incostituzionalità (in questo rimane l'antico divieto per il giudice di negare applicazione ad una legge in vigore); ma nemmeno è tenuto ad applicarla: deve invece proporre il dubbio di costituzionalità davanti all'unico organo che ha l'autorità per risolverlo, appunto la Corte costituzionale. Le vie di accesso alla Corte sono dunque tante quanti sono i giudici comuni, di qualunque grado. Si può dire, in sintesi, che nessun giudice è obbligato ad applicare una legge della cui incostituzionalità egli dubiti, ma che solo la Corte costituzionale può liberarlo definitivamente dal vincolo, dichiarando l'incostituzionalità della legge e così consentendogli di decidere la causa senza tener conto di essa.

È questo il sistema di controllo di costituzionalità che viene detto "incidentale", perché la questione di costituzionalità di una legge sorge come "incidente" nell'àmbito di un processo comune, avente ad oggetto una qualsiasi materia controversa, ed è proposta alla Corte dal giudice di tale processo. "

Se ho ben capito, dobbiamo rifiutarci di pagare il bollo, essere portati in giudizio, esporre la nostra tesi che il bollo è incostituzionale e trovare un giudice che sia disposto ad ascoltarci, richiedendo l'intervento della Corte Costituzionale..

Ma Taaato potrebbe spiegarci meglio come funziona la cosa...
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Re: Addio Piemonte

Messaggio da GloomyS » 23/12/2015, 12:28

Facciamo a non capirci. Io non credo neanche che al Ministero del Tesoro siano tutti incapaci e raccomandati per cui non c'arrivano a soluzioni (che tra parentesi possono copiare pari pari da altri paesi) mentre noi qui dentro siamo tutti fini commercialisti, economisti e sociologi. Il sistema fiscale e` sballato ben oltre il bollo dell'auto. Peraltro non esiste un sistema equo ed uno iniquo immutabili a prescindere. Ripeto, bollo ed RCA sono state congegnate per come era la societa` italiana in quel periodo storico.. cosi` come tutto il resto della pressione fiscale, diretta ed indiretta.
Mano mano la realta` e` cambiata, il mondo e` cambiato ma certi assiomi assoluti in materia fiscale non sono mai stati toccati, perche` sarebbero andati contro la stessa ragione fondataria di una certa area politica ed anche per volonta` della sinistra come dice Joy, ci mancherebbe. Nei decenni si e` preferito aumentare una percentuale qui`, togliere un decimale li`, chiudere un occhio qui`, spezzare la schiena li`, etc. senza mai mettere mano alla filosofia dell'impianto stesso. Oggi e` semplicemente impossibile, per dire, passare da un "bollo" ad una "tassa di circolazione" da oggi al domani: perche` c'e` tutta una burocrazia farraginosa dietro da dover ricalibrare, perche` il passaggio costa, perche` nella fase di transizione lo Stato/Regioni perderebbero centinaia di milioni di incasso, perche` ci sono lobbies che basano i loro bilanci sul sistema attuale.
Questo vuol dire che dobbiamo continuare cosi`? No, affatto, questo significa semplicemente che si tratti di Tremonti, di Monti , di Padoan, o di noi al loro posto, nessuno ha il coraggio e la forza di avviare un processo epocale che, nell'immediato, creerebbe il caos. Se poi ad ognuno di noi basta semplicemente il piccolo provvedimento che tocca il proprio interesse, il discorso e` un altro e possiamo continuare come sempre.. eleggetemi: raddoppio il superbollo agli yacht gia` domattina, e tolgo quello alle auto ventennali.
Ultima modifica di GloomyS il 23/12/2015, 18:25, modificato 1 volta in totale.

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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Joytoy » 23/12/2015, 14:32

Tino: se risolvi anche il problema dei piccioni sui davanzali - e quello dei gabbiani in certe città - diventi imperator per acclamazione seduta stante secondo me.

Tornando al bollo: personalmente trovo che la chiave sia in tuo passaggio nel quale parli degli interessi minimi personali. Putroppo la visione delle cose alla fine si circoscrive alle nostre cose.

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Re: Addio Piemonte

Messaggio da metalmax » 23/12/2015, 14:59

Ma che parte del terzo mondo siamo diavolo porco, cosa mi significa non pago la RC e manco il bollo tanto poi si chiude un occhio....

Si, un occhio te lo chiudo con una bastonata! Come cazzo è che se io faccio 300m senza RC o bollo o revisione, mi infilano la paletta per su il culo e mi usano a mo' di banderuola. Io mi sarei anche un po' rotto i cosiddetti di avere a che fare con due sistemi di giustizia (sul povero cittadino eh) distinti e separati!!
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Messaggio da Dago » 23/12/2015, 15:37

Joytoy ha scritto:
Tornando al bollo: personalmente trovo che la chiave sia in tuo passaggio nel quale parli degli interessi minimi personali. Putroppo la visione delle cose alla fine si circoscrive alle nostre cose.
Tipo non ho né auto né moto quindi chi se ne fotte se altri debbono pagarci sopra tasse assurde tanto possono permettersele ?

In effetti questo è un perfetto esempio di visione limitata alle proprie cose ..


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Re: Addio Piemonte

Messaggio da GloomyS » 23/12/2015, 16:21

e` lo stesso 3o mondo dove una commessa di un negozio in franchising (mica la bottega di periferia) dentro un centro commerciale (!) guadagna 300E in nero, e quando la GdF entra a controllare, preventivamente avvertita, insieme alle colleghe degli altri negozi va a farsi la puasa caffe` al bar. Ora visto che qui siamo tutti sagaci, sapete benissimo che basta incrociare i dati per capire che se apri una P.I. di un negozio 24/7 e poi agganci solo una commessa all'INPS c'e` qualcosa che non torna... o hai assunto un robot, allorche` sei scemo a pagarlo. Non e` che c'e` bisogno di mandare quei poveri GdF a fare la parte degli sciocchi o degli stronzi... Se poi si tratta di un franchising, qualcosa che non torna dovrebbe pure risultare a loro, o no, visto che mandano personale ad addestrare queste commesse inesistenti? Poi ovviamente ogni tanto arriva la direttiva di fare un paio di multe e finisce (qualche tempo fa, mi pare) col panettiere che si suicida quando la GdF gli contesta (giustamente) qualche migliaia di E perche` doveva regolarizzare sua moglie che gli da una mano in bottega. Ebbene, per tornare all'esempio di prima, la commessa di cui sopra non ostante la Bersani, dovrebbe pagare una RCA di >1200E all'anno perche` e` sfigata da vivere in un posto in cui si dice che tutti imbrogliano (ma va, eppure pensavo che il franchising di cui sopra avesse sede da qualche parte in belgio...), un posto in cui l'uso della bici non e` stratificato socialmente, ma di stratificato c'e` una milionata di metri cubi di lava dai tempi del Giurassico. L'auto che guida ha il valore commerciale di una rata semetstrale RCA, peraltro, visto che facevamo le proporzioni con il bollo. Io quando parlo con questa commessa, le faccio una capa grossa quanto la cupola di San Pietro, che fra poco quando mi vede cambia strada, ma onestamente nei suoi panni e nella sua situazione, non pagherei un cazzo anche io. Ed anche il Prefetto, ed anche il Sovraintendente della GdF. E forse anche voi.
questo e` il paese che io conosco, e non mi dite che altrove e` tutto lindo e pulito perche` so bene che +/ e` cosi`. si e` sempre i meridionali di qualcun'altro.

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Re: Addio Piemonte

Messaggio da Metallo916 » 18/01/2016, 22:41

Di sicuro il mio intervento suscitera' del malumore...ma sinceramente e' giustificabile il fatto che chi ha un "reperto storico" euro -20 ne faccia un uso quotidiano quando la normativa prevede che il mezzo possa circolare solo per i rievocazioni storiche?? Perche' la realta' e' questa nelle citta'. E' ovvio che se l'idem sentire si rivolge a veicoli puliti e tecnologicamente avanzati vedere i "furbetti del catorcino" scorazzare per la citta' a buon mercato faccia lievemente girare i coglioni e quindi e' ovvio che poi si vada a cercare di avere introiti anche legali. Vuoi il mezzo d'epoca?? Sappi che te lo devi tenere fermo e pagare...poiche' molti lo usano come primo veicolo
Soluzione sarebbe quella di una targa ripetitiva a tempo, um po' come in crucolandia, comprensiva di tutto ( tasse ed rca) che si appone sul veicolo unitamente alla targa originale per le occasioni di rievocazione storica.
Anche perche', ripeto, un guzzi falcone non e' piu' il caso che circoli su strada come se fosse uno scooter se lo vuoi preservare...

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