come molti di voi sapete, due anni or sono, in preda a un impeto di buona volontà, mi sono regalato per i miei 40 anni ciò che rimaneva della 916 appartenuta al consocio Nello.
Bene, la povera sventurata è rimasta a sonnecchiare per due anni in attesa che arrivasse il suo turno per il restauro, visto che la precedenza spettava alla R80. Ultimata questa, è venuto il momento di mettere mano alla 916 e, visto che non ho un carrello, ho deciso di smontarla a casa dei miei in campagna, dove riposava, e di portarmela a roma in bagagliaio, a rate.
Here we go!
Come già sapete, la moto era stata fermata per via di alcuni rumori provenienti dal motore, che erano stati identificati da un meccanico nella rottura del cuscinetto dell'albero primario del cambio, lato destro. e infatti la moto è arrivata nelle mie mani già un po' smontata e con la frizione dentro una scatola.
durante lo smontaggio sono emerse un bel po' di magagnette, dovute un po' all'anzianità della moto, un po' al fatto che il meccanico (o i meccanici) che ci hanno messo le mani sopra negli anni, non sono stati molto attenti... e quindi andiamo con viteria di differente assortimento e non sempre originale, spesso teste delle viti rovinate al punto da non essere più utilizzabili, gommini antivibrazioni serrati a morte come se dovessero assicurare una nave in porto e vie discorrendo... sorvolo sul cablaggio dell'alternatore fatto con due mammuth da impianto elettrico di casa e su varie staffette messe a cazzo di cane e vado avanti nello smontaggio.
Tra le altre rogne trovate bisogna annoverare il dissaldamento dal telaietto di uno dei dadi di bloccaggio delle pedane passeggero (che risolverò nei prossimi giorni), alcune crepe sul puntale carena (ma che cacchio vi stringete ste viti), sottocodone ritagliato etc etc.
Stay tuned...
