Come Ballare

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cartolina
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Come Ballare

Messaggio da cartolina » 15/03/2013, 17:14

Mi sono trovato a dover descrivere cosa significa andare in moto, quali sensazioni provo e perche' mi piace.
Un paragone che ho trovato, per cercare di farmi capire, e' che e' come ballare, e che, come i balli, ogni ballo e' differente.

Vagare senza meta per le montagne, perdersi con tranquillita' nelle curve, fanno cercare un senso del ritmo proprio della strada, che va interpretata, capita, che detta il suo ritmo. Percepire la sinuosita' delle curve, entrare in sintonia, fino a che il rumore del motore diventa una musica, la musica propria di questa strada e di nessun'altra, di queste curve, lasciandosi andare in scioltezza senza preoccuparsi troppo dei movimenti, che vengono da soli.

Correre, invece, per le strade di montagna, e' un'altra cosa, e' adrenalina, e' una musica forte, eccitante, che ti fa muovere ad un ritmo rapido, ti fa sudare, ti sfianca, ti svuota del mondo accumulato. E' forza, riflessi, e' lanciare il cuore oltre l'ostacolo, e' istinto puro. Non c'e' tempo di pensare a quel che fai, lo fai e basta, e' eccitante e pericoloso, per vedere come si reagisce alle insidie sconosciute.

Andare in pista l'ho paragonato alla precisione, al piccolo movimento di dettaglio, all'esecuzione perfetta dei passi e dei movimenti. Bisogna cercare l'equilibrio, controllare il bilanciamento di tutto il corpo, non e' istinto, e' controllo, una ripetizione costante che si evolve di giro in giro, e' un senso del particolare, per far si' che, pur di seguire la musica, si modifichi la posizione, l'equilibrio, eseguendo movimenti obbligatori, nella ricerca della perfezione, un piccolo dettaglio dopo l'altro.

Viaggiare, fare tanti km e' alterare il senso del tempo e dello spazio, e' perdersi in una dimensione altra, dove i ritmi e i suoni familiari di tutti i giorni scompaiono per far posto ad un mondo dove esiste solo una strada ed l'incessante pulsare del motore. Dove il mondo si muove attorno, come un film e la strada rimane ferma, unico punto di riferimento. Se piove, e' quasi meglio. E' una trance, un'alterazione dei sensi, uno sguardo da un'altro mondo.

E' sempre comunque liberta', ed espressione di se'.
Come ballare, appunto.

ps: l'ho scritta un po' di tempo fa, a rileggerla non mi piace piu' di tanto,
ma e' comunque nello spirito di questa nuova stanza ?

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lesione2
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Messaggio da lesione2 » 15/03/2013, 20:39

Ehhhh si!!

Bella Furio.. Pensa che il paragone con la danza lo scrissi anche io tanti anni fa.
Hai centrato perfettamente l idea di questa mia idea di stanza.
Rammento anche di un,3d di anni fa di Niku, che scriveva di una sensazione leggera durante una caduta in pista... Una lunga scivolata dove le margherite del prato gli venivano incontro...

Se posso dire la mia, il senso della danza, o meglio di un'azione apparentemente lontana dal giidare, l ho sempre sentita di Piu con una enduro, o una grossa tourer. La posizione eretta non in carena,mi porta a pensare anche ad altro.. a lasciare che la guida venga da se, senza quasi impegno.

la vita scorre... vi aspetto sul passo.

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elGringo
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Messaggio da elGringo » 16/03/2013, 12:57

Grazie per averla condivisa Furio !!!

rappresenta bene ... molto bene !
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"Il mondo è un posto difficile, nessuno ne esce vivo"

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