sensazione di pericolo
- metalmax
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In questo argomento mi ci trovo in pieno, devo dire che quest'anno a fine stagione sto seriamente valutando di dare dentro la street per un gs o simili perchè penso che, passati gli anta, bisognerebbe fare testa.
Ma poi cazzo, ci si spara la notturna alla SE alla brutto Dio e si scende dalla moto saltellando ed in pace col mondo e penso ma chi me lo fa fare di perdermi queste emozioni???
Che ti portano in un mondo tutto tuo quando guidi, dove non esiste nulla e nessuno se non la concentrazione e la voglia di piegare un grado in più, di aprire un attimo prima o frenare un attimo dopo per avere ancora più adrenalina in corpo.....
A volte mi sento strano, ma vedo che non sono il solo
Max
Ma poi cazzo, ci si spara la notturna alla SE alla brutto Dio e si scende dalla moto saltellando ed in pace col mondo e penso ma chi me lo fa fare di perdermi queste emozioni???
Che ti portano in un mondo tutto tuo quando guidi, dove non esiste nulla e nessuno se non la concentrazione e la voglia di piegare un grado in più, di aprire un attimo prima o frenare un attimo dopo per avere ancora più adrenalina in corpo.....
A volte mi sento strano, ma vedo che non sono il solo
Max
Ultima modifica di metalmax il 19/06/2013, 7:27, modificato 1 volta in totale.
- freddy
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Ok Freddy, ma magari non avendo 150CV sotto al culo e aggiungendo il peso e i freni non da staccata a ventaglio, ti viene meno voglia di fare l'asino e riesci a guidare da turista.
Ti assicuro che con la street è impossibile andare piano, giuro, non ci si riesce proprio, in due poi è un calvario!!!
Dopodiche arriva il pullman che invade la tua corsia e sei fatto, ma questo esula, a mio modo di vedere, dal discorso.
Il pullman no....... ta... da ...da.. ra
Max
Ti assicuro che con la street è impossibile andare piano, giuro, non ci si riesce proprio, in due poi è un calvario!!!
Dopodiche arriva il pullman che invade la tua corsia e sei fatto, ma questo esula, a mio modo di vedere, dal discorso.
Il pullman no....... ta... da ...da.. ra
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- freddy
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RAgazzi...
Il tipo di moto centra poco, sono pienamente d'accordo con Joy... il fato stà li, dentro o fuori dalla tua porta di casa, puoi aspettarlo seduto sul divano, oppure uscire a vivere guardandolo da lontano... avvicinandolo a volte ma cercando di tenerlo sempre a tiro, sott'occhio.
La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.
Il tipo di moto centra poco, sono pienamente d'accordo con Joy... il fato stà li, dentro o fuori dalla tua porta di casa, puoi aspettarlo seduto sul divano, oppure uscire a vivere guardandolo da lontano... avvicinandolo a volte ma cercando di tenerlo sempre a tiro, sott'occhio.
La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.
la vita scorre... vi aspetto sul passo.
- LordCasco
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Arthur Wheeler (http://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Wheeler ) che nel 2001 (un anno prima di morire) fece il suo ultimo giro donore allisola. Aveva 84 anni:
Paura dellIsola di Man io? Ormai ho 84 anni e alla mia età la logica dice che rischio la vita ogni giorno, anche nel tinello, mentre sono in pantofole e vestaglia. Quando una volta allanno faccio un giro del Mountain a tutto gas con una moto da Gran Premio, credimi, rischio solo di vivere.
Paura dellIsola di Man io? Ormai ho 84 anni e alla mia età la logica dice che rischio la vita ogni giorno, anche nel tinello, mentre sono in pantofole e vestaglia. Quando una volta allanno faccio un giro del Mountain a tutto gas con una moto da Gran Premio, credimi, rischio solo di vivere.
- crapabasa
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[quote=""LordCasco""]Arthur Wheeler (http://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Wheeler ) che nel 2001 (un anno prima di morire) fece il suo ultimo giro donore allisola. Aveva 84 anni:
Paura dellIsola di Man io? Ormai ho 84 anni e alla mia età la logica dice che rischio la vita ogni giorno, anche nel tinello, mentre sono in pantofole e vestaglia. Quando una volta allanno faccio un giro del Mountain a tutto gas con una moto da Gran Premio, credimi, rischio solo di vivere.[/quote]
Tratta da"Tourist Trophy muori o vivi davvero" cosi a memoria...
Paura dellIsola di Man io? Ormai ho 84 anni e alla mia età la logica dice che rischio la vita ogni giorno, anche nel tinello, mentre sono in pantofole e vestaglia. Quando una volta allanno faccio un giro del Mountain a tutto gas con una moto da Gran Premio, credimi, rischio solo di vivere.[/quote]
Tratta da"Tourist Trophy muori o vivi davvero" cosi a memoria...
DESMOPARECIDOS rules
Se gommo tiene,io vince gara!Se gommo non tiene,io come bomba dentro montagna - maximum attack
- Gabry_83
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[quote=""lesione2""]RAgazzi...
Il tipo di moto centra poco, sono pienamente d'accordo con Joy... il fato stà li, dentro o fuori dalla tua porta di casa, puoi aspettarlo seduto sul divano, oppure uscire a vivere guardandolo da lontano... avvicinandolo a volte ma cercando di tenerlo sempre a tiro, sott'occhio.
La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.[/quote]
Forse sto interpretando male io quello che scrivi ma non sono molto d'accordo: quando prendo la moto generalmente lo faccio per provare quelle sensazioni che hai descritto ma credo anche che gli altri modi di vivere la moto (anche l'andare a passeggio come gli austriaci di cui parli) possano egualmente significare "vivere e non lasciarsi vivere", dipende tutto da quali sono le motivazioni che spingono ogni individuo.
Infatti vedendola da un altro punto di vista, se la moto per me fosse adrenalina, sport...e per il troppo timore continuassi a spostare il limite indietro fino a passeggiare come un turista allora mi starei snaturando e come dici tu mi starei lasciando vivere.
Il tipo di moto centra poco, sono pienamente d'accordo con Joy... il fato stà li, dentro o fuori dalla tua porta di casa, puoi aspettarlo seduto sul divano, oppure uscire a vivere guardandolo da lontano... avvicinandolo a volte ma cercando di tenerlo sempre a tiro, sott'occhio.
La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.[/quote]
Forse sto interpretando male io quello che scrivi ma non sono molto d'accordo: quando prendo la moto generalmente lo faccio per provare quelle sensazioni che hai descritto ma credo anche che gli altri modi di vivere la moto (anche l'andare a passeggio come gli austriaci di cui parli) possano egualmente significare "vivere e non lasciarsi vivere", dipende tutto da quali sono le motivazioni che spingono ogni individuo.
Infatti vedendola da un altro punto di vista, se la moto per me fosse adrenalina, sport...e per il troppo timore continuassi a spostare il limite indietro fino a passeggiare come un turista allora mi starei snaturando e come dici tu mi starei lasciando vivere.
Di sole non ce n'è mai abbastanza
- pippotti
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- il peppone
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[quote=""lesione2""]RAgazzi...
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La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.[/quote]
Non mi trovo molto d accordo con il confronto degli austriaci credo che l emozione maggiore sia il fatto di far strada con le persone a te piu care e non il come far la strada...non credo che andar in giro come un austriaco sia un lasciarsi vivere anzi...se per vivere e non lasciarmi vivere devo rischiare di crepare alla fine non lo vedo un grosso affare o almeno lo e' fin quando tutto fila liscio
Il discorso dell amico artur manco lo si deve prendere in considerazione a 84anni puo' essere che ne ho le palle piene di campare e piuttosto che aspettare il trapasso facendomi cambiare il panno dalla rumena mi sparo un giro alla morte che se crepo muoio felice
Inviato dal mio GT-B5510 con Tapatalk 2
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La S.E. è sport si sa.. e ogni anni ci si ritrova a cercare il senso del viaggio del ritmo...
il filmato di MAX sul muntain mentre saliamo allegri esorpassando un gruppo di austriaci,credo segni indelebilmente il margine netto tra il vivere e il lasciarsi vivere.
Concetto Futurista forse, ma voglio vivere e scrivere io la mia vita, senza che si srotoli da sola come un panno già disegnato.. o peggio ancora decorato da qualcun'altro.
Quegli austriaci si sono fermati accando a noi sul passo di Genna Silana... contenti e compiaciuti del loro viaggio per carità... ma noi siamo scesi dalla moto e ci siamo abbracciati... io quasi commossi di aver danzato con l'851 tenendo quasi il passo di Crapa ... in un equilibrio dinamico tecnico che mi ha riappacificato con la guida e con l'officina ( a dorgali avevo appena nastrato i condotti dell'airbox e smagrito la benzina troppo grassa...).
Ecco, tutto questo è vita, attimi di tempo che fanno parte di noi... nulla, nessuna mancanza o tragedia dovrebbe farci cambiare opinione, soprattutto se l'idea che abbiamo comprende già il pericolo, se lo si è già valutato, pesato.[/quote]
Non mi trovo molto d accordo con il confronto degli austriaci credo che l emozione maggiore sia il fatto di far strada con le persone a te piu care e non il come far la strada...non credo che andar in giro come un austriaco sia un lasciarsi vivere anzi...se per vivere e non lasciarmi vivere devo rischiare di crepare alla fine non lo vedo un grosso affare o almeno lo e' fin quando tutto fila liscio
Il discorso dell amico artur manco lo si deve prendere in considerazione a 84anni puo' essere che ne ho le palle piene di campare e piuttosto che aspettare il trapasso facendomi cambiare il panno dalla rumena mi sparo un giro alla morte che se crepo muoio felice
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per il momento di asfalto ne ho visto abbastanza
- Ryushito
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per quel che mi riguarda, negli ultimi 2/3 anni son cambiate un po le motivazioni che mi spingono a prendere la moto.
Se prima il piacere lo trovavo nel fare kilometri su kilometri pennellando le curve in "regolarità", oggi il piacere lo provo viaggiando. Perchè la moto può permetterti di respirare e vivere dei posti in una maniera che in auto sono assolutamente impensabili.
Cito da un libro che immagino conosciate a memoria:
Quando sei racchiuso nell'abitacolo di un automobile vedi il
paesaggio come dentro una cornice, sei un osservatore passivo ed il paesaggio che ti
corre accanto è racchiuso come in uno schermo. In moto invece la cornice non c’è e il tuo
sguardo spazia completamente intorno a te. Non sei più uno spettatore sei invece
sulla scena e la sensazione che si riceve è travolgente. In questo modo tutto ciò
che ti circonda fa parte di te vedi i colori, senti gli odori e i rumori. Se
percorri una strada costiera ad esempio, vedi le mille luci del mare sottostante, le
spiagge, le coste rocciose, i piccoli golfi, le insenature. Se percorri invece una
strada interna di montagna l’odore dei pascoli si mescola all’odore dei fiori, ascolti il
fruscio delle chiome degli alberi, odi il richiamo degli animali che abitano i
parchi e le aree protette.
Per carità, non fraintendetemi, l'emozione della guida pennellata è sempre un elemento di cui son ghiotto, ma credo che ultimamente mi sia un po passata in secondo piano.
Se prima il piacere lo trovavo nel fare kilometri su kilometri pennellando le curve in "regolarità", oggi il piacere lo provo viaggiando. Perchè la moto può permetterti di respirare e vivere dei posti in una maniera che in auto sono assolutamente impensabili.
Cito da un libro che immagino conosciate a memoria:
Quando sei racchiuso nell'abitacolo di un automobile vedi il
paesaggio come dentro una cornice, sei un osservatore passivo ed il paesaggio che ti
corre accanto è racchiuso come in uno schermo. In moto invece la cornice non c’è e il tuo
sguardo spazia completamente intorno a te. Non sei più uno spettatore sei invece
sulla scena e la sensazione che si riceve è travolgente. In questo modo tutto ciò
che ti circonda fa parte di te vedi i colori, senti gli odori e i rumori. Se
percorri una strada costiera ad esempio, vedi le mille luci del mare sottostante, le
spiagge, le coste rocciose, i piccoli golfi, le insenature. Se percorri invece una
strada interna di montagna l’odore dei pascoli si mescola all’odore dei fiori, ascolti il
fruscio delle chiome degli alberi, odi il richiamo degli animali che abitano i
parchi e le aree protette.
Per carità, non fraintendetemi, l'emozione della guida pennellata è sempre un elemento di cui son ghiotto, ma credo che ultimamente mi sia un po passata in secondo piano.
Nominato Cavaliere dello Sforzo con Decreto Accademico num. 14228.63 del 08/02/2011
http://www.ricetteincantina.it
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- pinuspinea
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La sensazione di pericolo non è uguale per tutti, a me arriva ad un certo punto mentre per molti altri arriva andando più veloci e per qualcuno più lenti. Gli austriaci avevano la loro e la avevano da molti km, magari erano pure poco freschi e poco in confidenza con la zona, le strade etc...
Indipendentemente da quando arriva, e non tutte le volte sono uguali, quello è il motivo per cui si va in moto. Per me ovviamente...
Indipendentemente da quando arriva, e non tutte le volte sono uguali, quello è il motivo per cui si va in moto. Per me ovviamente...
Impara più un saggio da uno stolto che uno stolto da un saggio.
- lesione2
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Si, perdonatemi...
Ho colto l esempio degli austriaci a passeggio perché era fresco di due gg prima.
Chiaro che ognuno vede o sente l emozione a diversi livelli, in diversi modi e anche a diverse velocità.
Io adoro andare!! Ovunque in qualsiasi modo.
Se avessi avuto Luana come passeggero forse l avrei fatta all austriaca....
Forse..
Ho colto l esempio degli austriaci a passeggio perché era fresco di due gg prima.
Chiaro che ognuno vede o sente l emozione a diversi livelli, in diversi modi e anche a diverse velocità.
Io adoro andare!! Ovunque in qualsiasi modo.
Se avessi avuto Luana come passeggero forse l avrei fatta all austriaca....
Forse..
la vita scorre... vi aspetto sul passo.
- Capitan_McBlad
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La sensazione di pericolo ormai per me è rara... e non perchè vada in giro tranquillo... E' che ormai ho fatto abbastanza chilometri da non farmi più sorprendere da quasi nulla... Le fiottate di adrenalina sono rarissime e solo la razionalità mi dice che alle volte esagero e che dovrei rallentare il ritmo... e per fortuna l'età e sufficente per permettermi quel minimo di saggezza necessaria per fare certi ragionamenti...
L'emozione di fare strada con altri è diversa... è lo spirito di comunione nel sentire le belle sensazioni che la guida della Motocicletta regala... E' questo che mi emoziona in un giro in compagnia...
Salutoni
Cap. McBlad
L'emozione di fare strada con altri è diversa... è lo spirito di comunione nel sentire le belle sensazioni che la guida della Motocicletta regala... E' questo che mi emoziona in un giro in compagnia...
Salutoni
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