Route de la Bonette
Inviato: 24/06/2019, 9:07
Solito gruppo di amici d'infanzia, soliti due giorni di moto e spensieratezza:
sabato mattina ore 7.30, da una settimana le previsioni non promettono niente di buono, nella chat decine di messaggi e nemmeno una parola sul meteo, rimandare non si può e a rinunciare non si pensa.
Subito autostrada, così ci leviamo il pensiero, direzione Cuneo. Qualche goccia qua e la ma ci lasciamo alle spalle i nuvoloni neri che nel pomeriggio faranno danni su tutta la lombardia.
Per sconfinare in Francia scegliamo un valico minore: la strada che sale al Colle della Lombarda è ben tenuta ma stretta e tortuosa, il limite è 30km/h (suggerito ) ed è frequentata da molti cliclisti. A pochi km dalla vetta sorge il santuario di sant'Anna, il più alto d'Europa
Francia2019_01_SantuarioSantAnna by Armando Panzera, on Flickr
ci concediamo una sosta "spirituale", la zona è molto bella
Francia2019_01_SantuarioSantAnna_Panorama by Armando Panzera, on Flickr
ripartiamo rinvigoriti dall'aria frizzantina e in poco tempo arriviamo al passo
Francia2019_01_ColleDellaLombarda by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante francese del passo è più larga e decisamente più divertente con tornanti larghi e belle curve. Attraversando la stazione scistica di Isola 2000 rimaniamo colpiti della piste da sci e dagli impianti di risalita e torniamo con la mente a quando eravamo snowboarder "seri" . La discesa termina a Isola dove veniamo sorpresi da uno dei temporali che da tempo ci giravano attorno, poco male siamo giusto in tempo per il pranzo.
Passato il temporale e con la pancia piena, iniziamo la salita verso il Col de la Bonette che, con i suoi 2700m, è la strada più alta d'Europa e punto focale del ns giro. La strada è ancora bagnata ma ben tenuta e il traffico è poco, così saliamo senza problemi ma a metà strada ricomincia a piovere forte così siamo costretti a fermarci per mettere le anti pioggia. Appena il tempo di indossarle e la pioggia finisce lasciando la strada ancora più bagnata; era l'occasione che tutti (quasi tutti) stavamo aspettando per provare le nostre meppe "rain" così ci rimettiamo in marcia arriviamo in cima senza particolari problemi. Fa un po' freschino ma noi siamo orgogliosi delle nostre cavalcature
Francia2019_01_ColDellaBonettektm by Armando Panzera, on Flickr
e sostanzialmente siamo gente che si diverte con poco
Francia2019_01_ColDellaBonette by Armando Panzera, on Flickr
La route de la Bonette, in discesa verso Jausiers è molto bella, tenuta molto bene e anche asciutta, si fa percorrete con piacere lasciando il tempo per godersi il paesaggio circostante. Nel frattempo il cielo si è pulito definitivamente e la giornata che ne esce è di quelle belle.
In meno di due ore arriviamo al Lac de Serre Poncon dove abbiamo prenotato l'hotel, la strada che lo costeggia è fantastica, larga, tenuta benissimo con curvoni divertenti e veloci, insomma una goduria. E anche il panorama non è malaccio:
Francia2019_01_LagoDeSerrePonconPanorama by Armando Panzera, on Flickr
L'hotel "Les flots bleus" a Savines le lac non è niente di che ma è pulito e il personale e accogliente, è economico e in una posizione ottima. Nemmeno il tempo di togliere i caschi e siamo in piscina ... del resto siamo ragazzi che si divertono
La domenica alla 8.30 siamo già pronti, colazionati e riposati. La giornata è bellissima, l'aria è fresca e ci rimettiamo in moto volentieri per rientrare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello. La strada è da subito molto bella, dopo una parte di superstada si addentra tra gole e montagne imponenti. Ci fanno compagnia per lo più motociclisti e tanti ciclisti (per i quali in Francia c'è un rispetto estremo). Gli ultimi km del versante francese del Colle del'agnello sono paesaggisticamente spettacolari, senza metterci d'accordo saliamo pianissimo presi dal paesaggio circostante e dalle marmotte che stazionano tranquille a bordo strada ... nemmeno in cartolina.
Francia2019_01_ColleDellAgnello4 by Armando Panzera, on Flickr
Così, senza quasi accorgerci, arriviamo in cima
Francia2019_01_ColleDellAgnello3 by Armando Panzera, on Flickr
dove troviamo tanti orgogliosi motociclisti presi a scattare foto
Francia2019_01_ColleDellAgnello2 by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante italiano è (come aimè sempre accade ) più stretta e più sconnessa e molto più trafficata. Per il rientro puntiamo verso le langhe, la temperatura aumenta mentre strade e paesaggi perdono d'interesse. Accaldati e affamati arriviamo a Cherasco che è quasi l'una, così ci fermiamo per il pranzo all'Osteria Umberto (che segnalo perchè si mangia benissimo). La buona cucina il portico e l'arietta fresca sono un degno finale per il nostro giro, decidiamo che va bene così e che possiamo rientrare per la via più breve. Un paio d'ore di "focosa" autostrada e siamo a casa ... giusto in tempo per tagliare l'erba del giardino
Note a margine:
- km percorsi 900 di cui la metà di autostrade e similari
- nella guerra dei navigatori il plebeo TomTom ha svernicato i nobili BMW. Anche se non riesco ancora a capirlo benissimo, quando si sbaglia strada o si incontrano delle deviazioni impreviste inizia a rompere le scatole subito, non è molto bravo a proporre alternative ma almeno non ti porta venti km oltre prima di dirti che "forse" hai sbagliato strada
- l'air bag è rimasto a casa il che mi ha permesso di sopravvivere venti minuti in coda al casello di Milano a 32° sotto il sole.
sabato mattina ore 7.30, da una settimana le previsioni non promettono niente di buono, nella chat decine di messaggi e nemmeno una parola sul meteo, rimandare non si può e a rinunciare non si pensa.
Subito autostrada, così ci leviamo il pensiero, direzione Cuneo. Qualche goccia qua e la ma ci lasciamo alle spalle i nuvoloni neri che nel pomeriggio faranno danni su tutta la lombardia.
Per sconfinare in Francia scegliamo un valico minore: la strada che sale al Colle della Lombarda è ben tenuta ma stretta e tortuosa, il limite è 30km/h (suggerito ) ed è frequentata da molti cliclisti. A pochi km dalla vetta sorge il santuario di sant'Anna, il più alto d'Europa
Francia2019_01_SantuarioSantAnna by Armando Panzera, on Flickr
ci concediamo una sosta "spirituale", la zona è molto bella
Francia2019_01_SantuarioSantAnna_Panorama by Armando Panzera, on Flickr
ripartiamo rinvigoriti dall'aria frizzantina e in poco tempo arriviamo al passo
Francia2019_01_ColleDellaLombarda by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante francese del passo è più larga e decisamente più divertente con tornanti larghi e belle curve. Attraversando la stazione scistica di Isola 2000 rimaniamo colpiti della piste da sci e dagli impianti di risalita e torniamo con la mente a quando eravamo snowboarder "seri" . La discesa termina a Isola dove veniamo sorpresi da uno dei temporali che da tempo ci giravano attorno, poco male siamo giusto in tempo per il pranzo.
Passato il temporale e con la pancia piena, iniziamo la salita verso il Col de la Bonette che, con i suoi 2700m, è la strada più alta d'Europa e punto focale del ns giro. La strada è ancora bagnata ma ben tenuta e il traffico è poco, così saliamo senza problemi ma a metà strada ricomincia a piovere forte così siamo costretti a fermarci per mettere le anti pioggia. Appena il tempo di indossarle e la pioggia finisce lasciando la strada ancora più bagnata; era l'occasione che tutti (quasi tutti) stavamo aspettando per provare le nostre meppe "rain" così ci rimettiamo in marcia arriviamo in cima senza particolari problemi. Fa un po' freschino ma noi siamo orgogliosi delle nostre cavalcature
Francia2019_01_ColDellaBonettektm by Armando Panzera, on Flickr
e sostanzialmente siamo gente che si diverte con poco
Francia2019_01_ColDellaBonette by Armando Panzera, on Flickr
La route de la Bonette, in discesa verso Jausiers è molto bella, tenuta molto bene e anche asciutta, si fa percorrete con piacere lasciando il tempo per godersi il paesaggio circostante. Nel frattempo il cielo si è pulito definitivamente e la giornata che ne esce è di quelle belle.
In meno di due ore arriviamo al Lac de Serre Poncon dove abbiamo prenotato l'hotel, la strada che lo costeggia è fantastica, larga, tenuta benissimo con curvoni divertenti e veloci, insomma una goduria. E anche il panorama non è malaccio:
Francia2019_01_LagoDeSerrePonconPanorama by Armando Panzera, on Flickr
L'hotel "Les flots bleus" a Savines le lac non è niente di che ma è pulito e il personale e accogliente, è economico e in una posizione ottima. Nemmeno il tempo di togliere i caschi e siamo in piscina ... del resto siamo ragazzi che si divertono
La domenica alla 8.30 siamo già pronti, colazionati e riposati. La giornata è bellissima, l'aria è fresca e ci rimettiamo in moto volentieri per rientrare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello. La strada è da subito molto bella, dopo una parte di superstada si addentra tra gole e montagne imponenti. Ci fanno compagnia per lo più motociclisti e tanti ciclisti (per i quali in Francia c'è un rispetto estremo). Gli ultimi km del versante francese del Colle del'agnello sono paesaggisticamente spettacolari, senza metterci d'accordo saliamo pianissimo presi dal paesaggio circostante e dalle marmotte che stazionano tranquille a bordo strada ... nemmeno in cartolina.
Francia2019_01_ColleDellAgnello4 by Armando Panzera, on Flickr
Così, senza quasi accorgerci, arriviamo in cima
Francia2019_01_ColleDellAgnello3 by Armando Panzera, on Flickr
dove troviamo tanti orgogliosi motociclisti presi a scattare foto
Francia2019_01_ColleDellAgnello2 by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante italiano è (come aimè sempre accade ) più stretta e più sconnessa e molto più trafficata. Per il rientro puntiamo verso le langhe, la temperatura aumenta mentre strade e paesaggi perdono d'interesse. Accaldati e affamati arriviamo a Cherasco che è quasi l'una, così ci fermiamo per il pranzo all'Osteria Umberto (che segnalo perchè si mangia benissimo). La buona cucina il portico e l'arietta fresca sono un degno finale per il nostro giro, decidiamo che va bene così e che possiamo rientrare per la via più breve. Un paio d'ore di "focosa" autostrada e siamo a casa ... giusto in tempo per tagliare l'erba del giardino
Note a margine:
- km percorsi 900 di cui la metà di autostrade e similari
- nella guerra dei navigatori il plebeo TomTom ha svernicato i nobili BMW. Anche se non riesco ancora a capirlo benissimo, quando si sbaglia strada o si incontrano delle deviazioni impreviste inizia a rompere le scatole subito, non è molto bravo a proporre alternative ma almeno non ti porta venti km oltre prima di dirti che "forse" hai sbagliato strada
- l'air bag è rimasto a casa il che mi ha permesso di sopravvivere venti minuti in coda al casello di Milano a 32° sotto il sole.