Route de la Bonette
- balocco
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Route de la Bonette
Solito gruppo di amici d'infanzia, soliti due giorni di moto e spensieratezza:
sabato mattina ore 7.30, da una settimana le previsioni non promettono niente di buono, nella chat decine di messaggi e nemmeno una parola sul meteo, rimandare non si può e a rinunciare non si pensa.
Subito autostrada, così ci leviamo il pensiero, direzione Cuneo. Qualche goccia qua e la ma ci lasciamo alle spalle i nuvoloni neri che nel pomeriggio faranno danni su tutta la lombardia.
Per sconfinare in Francia scegliamo un valico minore: la strada che sale al Colle della Lombarda è ben tenuta ma stretta e tortuosa, il limite è 30km/h (suggerito ) ed è frequentata da molti cliclisti. A pochi km dalla vetta sorge il santuario di sant'Anna, il più alto d'Europa
Francia2019_01_SantuarioSantAnna by Armando Panzera, on Flickr
ci concediamo una sosta "spirituale", la zona è molto bella
Francia2019_01_SantuarioSantAnna_Panorama by Armando Panzera, on Flickr
ripartiamo rinvigoriti dall'aria frizzantina e in poco tempo arriviamo al passo
Francia2019_01_ColleDellaLombarda by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante francese del passo è più larga e decisamente più divertente con tornanti larghi e belle curve. Attraversando la stazione scistica di Isola 2000 rimaniamo colpiti della piste da sci e dagli impianti di risalita e torniamo con la mente a quando eravamo snowboarder "seri" . La discesa termina a Isola dove veniamo sorpresi da uno dei temporali che da tempo ci giravano attorno, poco male siamo giusto in tempo per il pranzo.
Passato il temporale e con la pancia piena, iniziamo la salita verso il Col de la Bonette che, con i suoi 2700m, è la strada più alta d'Europa e punto focale del ns giro. La strada è ancora bagnata ma ben tenuta e il traffico è poco, così saliamo senza problemi ma a metà strada ricomincia a piovere forte così siamo costretti a fermarci per mettere le anti pioggia. Appena il tempo di indossarle e la pioggia finisce lasciando la strada ancora più bagnata; era l'occasione che tutti (quasi tutti) stavamo aspettando per provare le nostre meppe "rain" così ci rimettiamo in marcia arriviamo in cima senza particolari problemi. Fa un po' freschino ma noi siamo orgogliosi delle nostre cavalcature
Francia2019_01_ColDellaBonettektm by Armando Panzera, on Flickr
e sostanzialmente siamo gente che si diverte con poco
Francia2019_01_ColDellaBonette by Armando Panzera, on Flickr
La route de la Bonette, in discesa verso Jausiers è molto bella, tenuta molto bene e anche asciutta, si fa percorrete con piacere lasciando il tempo per godersi il paesaggio circostante. Nel frattempo il cielo si è pulito definitivamente e la giornata che ne esce è di quelle belle.
In meno di due ore arriviamo al Lac de Serre Poncon dove abbiamo prenotato l'hotel, la strada che lo costeggia è fantastica, larga, tenuta benissimo con curvoni divertenti e veloci, insomma una goduria. E anche il panorama non è malaccio:
Francia2019_01_LagoDeSerrePonconPanorama by Armando Panzera, on Flickr
L'hotel "Les flots bleus" a Savines le lac non è niente di che ma è pulito e il personale e accogliente, è economico e in una posizione ottima. Nemmeno il tempo di togliere i caschi e siamo in piscina ... del resto siamo ragazzi che si divertono
La domenica alla 8.30 siamo già pronti, colazionati e riposati. La giornata è bellissima, l'aria è fresca e ci rimettiamo in moto volentieri per rientrare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello. La strada è da subito molto bella, dopo una parte di superstada si addentra tra gole e montagne imponenti. Ci fanno compagnia per lo più motociclisti e tanti ciclisti (per i quali in Francia c'è un rispetto estremo). Gli ultimi km del versante francese del Colle del'agnello sono paesaggisticamente spettacolari, senza metterci d'accordo saliamo pianissimo presi dal paesaggio circostante e dalle marmotte che stazionano tranquille a bordo strada ... nemmeno in cartolina.
Francia2019_01_ColleDellAgnello4 by Armando Panzera, on Flickr
Così, senza quasi accorgerci, arriviamo in cima
Francia2019_01_ColleDellAgnello3 by Armando Panzera, on Flickr
dove troviamo tanti orgogliosi motociclisti presi a scattare foto
Francia2019_01_ColleDellAgnello2 by Armando Panzera, on Flickr
la strada che scende dal versante italiano è (come aimè sempre accade ) più stretta e più sconnessa e molto più trafficata. Per il rientro puntiamo verso le langhe, la temperatura aumenta mentre strade e paesaggi perdono d'interesse. Accaldati e affamati arriviamo a Cherasco che è quasi l'una, così ci fermiamo per il pranzo all'Osteria Umberto (che segnalo perchè si mangia benissimo). La buona cucina il portico e l'arietta fresca sono un degno finale per il nostro giro, decidiamo che va bene così e che possiamo rientrare per la via più breve. Un paio d'ore di "focosa" autostrada e siamo a casa ... giusto in tempo per tagliare l'erba del giardino
Note a margine:
- km percorsi 900 di cui la metà di autostrade e similari
- nella guerra dei navigatori il plebeo TomTom ha svernicato i nobili BMW. Anche se non riesco ancora a capirlo benissimo, quando si sbaglia strada o si incontrano delle deviazioni impreviste inizia a rompere le scatole subito, non è molto bravo a proporre alternative ma almeno non ti porta venti km oltre prima di dirti che "forse" hai sbagliato strada
- l'air bag è rimasto a casa il che mi ha permesso di sopravvivere venti minuti in coda al casello di Milano a 32° sotto il sole.
sabato mattina ore 7.30, da una settimana le previsioni non promettono niente di buono, nella chat decine di messaggi e nemmeno una parola sul meteo, rimandare non si può e a rinunciare non si pensa.
Subito autostrada, così ci leviamo il pensiero, direzione Cuneo. Qualche goccia qua e la ma ci lasciamo alle spalle i nuvoloni neri che nel pomeriggio faranno danni su tutta la lombardia.
Per sconfinare in Francia scegliamo un valico minore: la strada che sale al Colle della Lombarda è ben tenuta ma stretta e tortuosa, il limite è 30km/h (suggerito ) ed è frequentata da molti cliclisti. A pochi km dalla vetta sorge il santuario di sant'Anna, il più alto d'Europa
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ci concediamo una sosta "spirituale", la zona è molto bella
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ripartiamo rinvigoriti dall'aria frizzantina e in poco tempo arriviamo al passo
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la strada che scende dal versante francese del passo è più larga e decisamente più divertente con tornanti larghi e belle curve. Attraversando la stazione scistica di Isola 2000 rimaniamo colpiti della piste da sci e dagli impianti di risalita e torniamo con la mente a quando eravamo snowboarder "seri" . La discesa termina a Isola dove veniamo sorpresi da uno dei temporali che da tempo ci giravano attorno, poco male siamo giusto in tempo per il pranzo.
Passato il temporale e con la pancia piena, iniziamo la salita verso il Col de la Bonette che, con i suoi 2700m, è la strada più alta d'Europa e punto focale del ns giro. La strada è ancora bagnata ma ben tenuta e il traffico è poco, così saliamo senza problemi ma a metà strada ricomincia a piovere forte così siamo costretti a fermarci per mettere le anti pioggia. Appena il tempo di indossarle e la pioggia finisce lasciando la strada ancora più bagnata; era l'occasione che tutti (quasi tutti) stavamo aspettando per provare le nostre meppe "rain" così ci rimettiamo in marcia arriviamo in cima senza particolari problemi. Fa un po' freschino ma noi siamo orgogliosi delle nostre cavalcature
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e sostanzialmente siamo gente che si diverte con poco
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La route de la Bonette, in discesa verso Jausiers è molto bella, tenuta molto bene e anche asciutta, si fa percorrete con piacere lasciando il tempo per godersi il paesaggio circostante. Nel frattempo il cielo si è pulito definitivamente e la giornata che ne esce è di quelle belle.
In meno di due ore arriviamo al Lac de Serre Poncon dove abbiamo prenotato l'hotel, la strada che lo costeggia è fantastica, larga, tenuta benissimo con curvoni divertenti e veloci, insomma una goduria. E anche il panorama non è malaccio:
Francia2019_01_LagoDeSerrePonconPanorama by Armando Panzera, on Flickr
L'hotel "Les flots bleus" a Savines le lac non è niente di che ma è pulito e il personale e accogliente, è economico e in una posizione ottima. Nemmeno il tempo di togliere i caschi e siamo in piscina ... del resto siamo ragazzi che si divertono
La domenica alla 8.30 siamo già pronti, colazionati e riposati. La giornata è bellissima, l'aria è fresca e ci rimettiamo in moto volentieri per rientrare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello. La strada è da subito molto bella, dopo una parte di superstada si addentra tra gole e montagne imponenti. Ci fanno compagnia per lo più motociclisti e tanti ciclisti (per i quali in Francia c'è un rispetto estremo). Gli ultimi km del versante francese del Colle del'agnello sono paesaggisticamente spettacolari, senza metterci d'accordo saliamo pianissimo presi dal paesaggio circostante e dalle marmotte che stazionano tranquille a bordo strada ... nemmeno in cartolina.
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Così, senza quasi accorgerci, arriviamo in cima
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dove troviamo tanti orgogliosi motociclisti presi a scattare foto
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la strada che scende dal versante italiano è (come aimè sempre accade ) più stretta e più sconnessa e molto più trafficata. Per il rientro puntiamo verso le langhe, la temperatura aumenta mentre strade e paesaggi perdono d'interesse. Accaldati e affamati arriviamo a Cherasco che è quasi l'una, così ci fermiamo per il pranzo all'Osteria Umberto (che segnalo perchè si mangia benissimo). La buona cucina il portico e l'arietta fresca sono un degno finale per il nostro giro, decidiamo che va bene così e che possiamo rientrare per la via più breve. Un paio d'ore di "focosa" autostrada e siamo a casa ... giusto in tempo per tagliare l'erba del giardino
Note a margine:
- km percorsi 900 di cui la metà di autostrade e similari
- nella guerra dei navigatori il plebeo TomTom ha svernicato i nobili BMW. Anche se non riesco ancora a capirlo benissimo, quando si sbaglia strada o si incontrano delle deviazioni impreviste inizia a rompere le scatole subito, non è molto bravo a proporre alternative ma almeno non ti porta venti km oltre prima di dirti che "forse" hai sbagliato strada
- l'air bag è rimasto a casa il che mi ha permesso di sopravvivere venti minuti in coda al casello di Milano a 32° sotto il sole.
Ultima modifica di balocco il 26/06/2019, 7:14, modificato 4 volte in totale.
Armando Panzera
- elGringo
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Re: Route de la Bonette
92 minuti di applausi...
Bravi Armando & Co.
Bravi Armando & Co.
"Il mondo è un posto difficile, nessuno ne esce vivo"
- il rosc
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Re: Route de la Bonette
Bravissimi e bellissimi giro.
Strade fatte due volte... una in monster e una in Panigale... la bonette. A scendere verso l’italia Ero così cotto con la 1199 che ho spento il motore è sono sceso così... volevo morire
Ps su alla bonette vi si è riaccesa subito la moto. La mia no... troppo poco ossigeno
Strade fatte due volte... una in monster e una in Panigale... la bonette. A scendere verso l’italia Ero così cotto con la 1199 che ho spento il motore è sono sceso così... volevo morire
Ps su alla bonette vi si è riaccesa subito la moto. La mia no... troppo poco ossigeno
- balocco
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Re: Route de la Bonette
Si, nessu problema di accensioni per nessuno.
Come ho già scritto in altre occasioni io, con la mia moto, non noto nessuna differenza tra pianura e alta montagna e la cosa credo valga anche per i miei amici col gs.
Per fare quelle strade con la Panigale bisogna essere un po' fachiri , io finirei nel burrone al primo tornante
Come ho già scritto in altre occasioni io, con la mia moto, non noto nessuna differenza tra pianura e alta montagna e la cosa credo valga anche per i miei amici col gs.
Per fare quelle strade con la Panigale bisogna essere un po' fachiri , io finirei nel burrone al primo tornante
Armando Panzera
- davide
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Re: Route de la Bonette
bello bello bello!
ma dite che un paio di bing potrebbero avere problemi li in alto? (perdonatemi, io sono nato con l'iniezione elettronica )
ma dite che un paio di bing potrebbero avere problemi li in alto? (perdonatemi, io sono nato con l'iniezione elettronica )
espatriato nella Patta e adn del Reparto Forse
- il rosc
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Re: Route de la Bonette
Guarda mi ricordo benissimo un tizio con una cb four o qualcosa di simile che ha perso tanta potenza e in cima non la spegneva perchè altrimenti non gli riandava in moto.davide ha scritto:bello bello bello!
ma dite che un paio di bing potrebbero avere problemi li in alto? (perdonatemi, io sono nato con l'iniezione elettronica )
Mio cugino con il monster 900 a carburatori ha perso tanta potenza a salire ma gli si è riaccesa meglio della mia panigale
- il rosc
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Re: Route de la Bonette
balocco ha scritto:Si, nessu problema di accensioni per nessuno.
Come ho già scritto in altre occasioni io, con la mia moto, non noto nessuna differenza tra pianura e alta montagna e la cosa credo valga anche per i miei amici col gs.
Per fare quelle strade con la Panigale bisogna essere un po' fachiri , io finirei nel burrone al primo tornante
Notare la faccia sofferente... non puoi capire quanto mi sia pentito
Il brutto di quel viaggio, parlo del 2012, fu il caldo. Su in cima c'erano 20 e passa gradi.
Venivamo da un paio di giorni in corsica e facemmo marsiglia - bonette -savona.
Il giorno dopo avevamo prenotato un turno al mugello ma lo disdicemmo e dalle 12 alle 16 ci rifuggiamo in un Centro Commerciale in toscana perchè stavamo rischiando un colpo di calore.
- balocco
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Re: Route de la Bonette
Hahaha vedo vedo.
Condizioni climatiche opposte, noi non ci siamo nemmeno arrivati a quel sasso perché c'era troppa neve in cima ... e 8 gradi ... e il vento :-'
Condizioni climatiche opposte, noi non ci siamo nemmeno arrivati a quel sasso perché c'era troppa neve in cima ... e 8 gradi ... e il vento :-'
Armando Panzera
- web
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Re: Route de la Bonette
Si vede che non hai letto "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" li la questione dei Bing in alta montagna (e molte altre cose..) è spiegata per filo e per segnodavide ha scritto:bello bello bello!
ma dite che un paio di bing potrebbero avere problemi li in alto? (perdonatemi, io sono nato con l'iniezione elettronica )
MASSIMO SOLDI Sul masso che rotola non si attacca il muschio
http://www.vichiaccio.it
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- freddy
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Re: Route de la Bonette
I Bing hanno la molletta di sgancio rapido per le vaschette per poter sostituire velocemente i getti del massimo
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6 cilindri sparsi
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Re: Route de la Bonette
web ha scritto:Si vede che non hai letto "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" li la questione dei Bing in alta montagna (e molte altre cose..) è spiegata per filo e per segnodavide ha scritto:bello bello bello!
ma dite che un paio di bing potrebbero avere problemi li in alto? (perdonatemi, io sono nato con l'iniezione elettronica )
Questa cosa mi perplime.... io l’ho letto due volte e non me la ricordo!
Tocca leggerlo anche la terza volta
- cityhunter
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Re: Route de la Bonette
Auguri!
- balocco
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Re: Route de la Bonette
Io me lo ricordo di una noia mortale e forse non l'ho nemmeno finito l'ho seppellito da qualche parte ma adesso sono curioso e se lo ritrovo quasi quasi ci riprovo.
p.s. per favore non spoilerate il finale
p.s. per favore non spoilerate il finale
Armando Panzera
- cityhunter
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Re: Route de la Bonette
È un libro molto "particolare", tosto
- rainbowsix
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Re: Route de la Bonette
Anch'io lo abbandonato, di una noia mortale...
Un libro per fanatici...
Un libro per fanatici...
Ducati Multistrada: per Multi...ma non per tutti!
- pikkio
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Re: Route de la Bonette
Bellissimo giro, noi sia all'andata che al ritorno, 2017, abbiamo fatto stesse strade, poi in Francia abbiamo fatto Verdon, tre giorni in tutto.
Qui sul colle dell'Agnello…
viewtopic.php?f=87&t=22512&hilit=verdon <-- il mio post dell'epoca…
Qui sul colle dell'Agnello…
viewtopic.php?f=87&t=22512&hilit=verdon <-- il mio post dell'epoca…
- balocco
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Re: Route de la Bonette
Mi ricordavo questo post, sono anni che propongo il Verdon ma "ben" tre giorni è un po' più complicatopikkio ha scritto:
viewtopic.php?f=87&t=22512&hilit=verdon <-- il mio post dell'epoca…
Voi però non avete fatto la Bonette, da Isola siete andati prima a sud verso il Verdon e poi da Bacellonette siete andati a nord verso il colle dell'agnello. Sbaglio?
In ogni caso vedo che anche tu sei stato colpito dalla bellezza del paesaggio della parte francese del colle dell'Agnello.
Armando Panzera
- Dago
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Re: Route de la Bonette
Le gole del Verdun sono uno dei miei ricordi motociclistici più belli ...
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Membro in PaTTa *
* Pattuglia Acrobaticata TTA
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- il rosc
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Re: Route de la Bonette
Dago ha scritto:Le gole del Verdun sono uno dei miei ricordi motociclistici più belli ...
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Confermo fatto due volte una in monster e una in rt... assieme alla route napoleon sono indelebili nel mio cervello
- davide
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Re: Route de la Bonette
Dago ha scritto:Le gole del Verdun sono uno dei miei ricordi motociclistici più belli ...
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ahhhh les vautours!!!!
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- pikkio
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Re: Route de la Bonette
Vero, infatti le similitudini fra il nostro ed il vostro giro sta nell'entrata dall'italia alla francia e viceversa…balocco ha scritto:Mi ricordavo questo post, sono anni che propongo il Verdon ma "ben" tre giorni è un po' più complicatopikkio ha scritto:
viewtopic.php?f=87&t=22512&hilit=verdon <-- il mio post dell'epoca…
Voi però non avete fatto la Bonette, da Isola siete andati prima a sud verso il Verdon e poi da Bacellonette siete andati a nord verso il colle dell'agnello. Sbaglio?
In ogni caso vedo che anche tu sei stato colpito dalla bellezza del paesaggio della parte francese del colle dell'Agnello.
la bonette ci manca.
Per i paesaggi…
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Chi c’è in linea
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