OFFICINA - SOSPENSIONI - TARATURA FORCELLA

FRENI


SOSPENSIONI


MOTORE


CARBURATORI


CENTRALINE


SCARICO


IMPIANTO ELETTRICO


CARROZZERIA


TRASMISSIONE


VARIE


di Duke

Finalmente dopo un tot di tempo pubblico il mio tutorial sul cambio olio forcelle. Intanto lo metto qui, poi chi di dovere lo sposterà (se lo ritiene opportuno) nell'apposita sezione.
Premetto fin d'ora che questo documento l'ho fatto basandomi sulla mia (scarsa) esperienza personale, e che magari certe operazioni potrebbero essere fatte senzaltro meglio di come le ho fatte io. Spero in ogni caso che quanto fatto possa risultare comunque utile a chi vuolesse cimentarsi nella stessa operazione.
Ok, cominciamo:

Allora, veniamo direttamente al punto in cui abbiamo sistemato la moto sui cavalletti. E' perfettamente inutile dire che il cavalletto anteriore deve essere di tipo sotto cannotto, dal momento che i due gambali della forcella devono essere smontati dalla moto. Altra soluzione è quella di imbracare la moto o al soffitto o ad una gabbia apposita.
Una volta piazzata la moto stabilmente sui cavalletti togliamo la ruota anteriore, molliamo tutti i registri della forcella (precarico, compressione ed estensione trascrivendoci preventivamente il setting da ripristinare finito il lavoro) e molliamo le viti delle piastre che serrano i gambali.
Prima di questa operazione, se non si possiede una dinamometria, è bene segnare la posizione delle viti con un pennarello, in modo da stringere le stesse alla coppia corretta quando si rimonta la forcella.
Attenzione a non fare cadere il gambale per terra quando si molla l'ultima vite, questo infatti tende a sfilarsi improvvisamente una volta che non viene più trattenuto dalle piastre.
Prima di entrare nel vivo del discorso è bene precisare che la presente guida riferisce alla forcella Ohlins della Ducati 999s del 2006, quella con piedini ad attacco radiale, codice modello FG335. La precisazione è importante perché la forcella Ohlins con i piedini ad attacco assiale, seppure apparentemente identica esternamente (eccetto il piedino naturalmente), internamente la disposizione delle componenti è diversa, in particolare la posizione del tubo di precarico, che nella forcella con piedino assiale è messo sopra la molla, nella FG335 è collocato tra molla e cartuccia. Comunque le operazioni di manutenzione sono sostanzialmente le stesse per entrambe le forcelle.

Una volta liberati i gambali procediamo con l'aprire il tappo usando una chiave per ghiere tipo quella in foto:





Svitato il tappo questo viene spinto verso l'alto dalla molla.
Il tappo, una volta svitato dal fodero, è ancora fissato al complesso della sospensione perché è avvitato sul pompante e bloccato dal contro dado che si vede tra il distanziale e il tappo stesso:



Per liberare il tappo dal pompante bisogna svitarlo cercando di infilare una chiave per tenere il contro dado e quindi agire sul dado del precarico con un'altra chiave.
Per accedere al contro dado bisogna afferrare il distanziale, tirarlo verso il basso opponendosi alla reazione della molla e infilare una forchetta tra dado e distanziale:





Svitato il tappo dal pompante rimane solo il dado e il distanziale a trattenere la molla, che a questo punto è facile svitare.



Liberata la molla la si estrae dallo stelo.



Dentro al pompante c'è l'astina che spinge lo spillo del registro di ritorno, sfiliamo anche quello.
A questo punto è possibile cominciare a rivoltare la sospensione e far fuoriuscire l'olio, facendo attenzione a mettere un dito sul buco del pompante, in quanto rivoltando la sospensione cascano fuori la piccola molla e lo spillo del registro di ritorno, che bisogna fare attenzione a non perdere.
Contemporaneamente viene fuori il tubo di precarico.

Consiglio di deporre gli elementi della sospensione rispettando la sequenza in base alla quale sono stata estratti, in modo tale che rimontando il tutto non si corra il rischio di invertire qualche componente:



Una volta rivoltata la sospensione è bene agire sul pompante per spurgare fuori tutto l'olio vecchio.
Volendo, per fare un lavoro di fino, è possibile smontare anche il pompante che è inserito nella cartuccia all'interno dello stelo. Pompante e cartuccia sono trattenute da una vite che volendo togliere è però necessaria una chiave particolare:



In mancanza dell'attrezzo rinunciamo a smontare la cartuccia e accontentiamoci di dare una bella lavata alla sospensione con un pò di gasolio (o petrolio lampante). Portiamo quindi la sospensione a pacco e versiamo un pò di gasolio nello stelo, agiamo ancora sul pompante (facendo attenzione a non schizzare gasolio dappertutto) in modo tale da lavare bene anche i passaggi del registro di ritorno e andata.
Fatto il risciacquo svuotiamo la sospensione, la rivoltiamo dando qualche pompata per fare uscire tutto il gasolio e la riponiamo rivoltata per farla sgocciolare bene.
Nel frattempo facciamo quanto spiegato fino ad ora con l'altra sospensione.

Una volta scolati bene gli steli e asciugato l'interno della sospensione soffiandoci dentro un pò di aria col compressore, si procede con il rimontaggio.
La prima operazione è quella del ripristino dell'olio nuovo. Sulla scelta dell'olio (marca e viscosità) ci sarebbe da scrivere un'altra pagina. Io attenendomi a quanto prescritto nel manuale di uso e manutenzione della moto, ho messo un olio per sospensioni con SAE 7.5.
Il livello dell'olio deve essere misurato dal bordo del fodero con forcella a pacco, livello anche esso scritto nel manuale di uso e manutenzione dove si raccomanda 115 mm dal bordo.
Una volta versato l'olio è necessario agire sul pompante al fine di eliminare l'aria nel circuito tirandolo e abbassandolo lentamente, fino a che l'olio che fuoriesce da esso non è bello limpido e privo di bollicine.
Finalmente si può procedere con il rimontaggio delle componenti, infilando quindi il precarico e la molla. E' possibile a questo punto applicare sulla molla il distanziale e avvitare il contro dado che blocca il tappo. Dado e distanziale si avvitano facilmente a mano. Il dado avvitandosi spinge il distanziale comprimendo la molla.
Nel pompante si infila la piccola molla, lo spillo (occhio alla sequenza tra molla e spillo!), e l'asta del registro del ritorno.



Ora è possibile rimontare il tappo sul pompante, che deve essere avvitato fino a battuta del suo filetto col pompante, non del contro dado che dovrà essere stretto in seguito. Prima di avvitare il tappo accertarsi che la vite del registro di precarico sia a '0' click.
Il contro dado deve stare inizialmente basso a sufficienza da non interferire con l'avvitamento del tappo. E' importante che il tappo sia avvitato fino a bloccarsi sul pompante, in quanto se fosse avvitato meno del previsto il tutto chiuso del registro non corrisponderebbe al vero tutto chiuso. Il pratica il registro lavorerebbe sfasato.
Ora è possibile riavvicinare (svitandolo) il contro dado al tappo. Per bloccarlo è necessario procedere di nuovo con la chiave a forchetta, così come è stato fatto per svitarlo:



Non rimane che riavvitare il tappo allo stelo e stringerlo con la chiave per ghiere, ed il gioco è fatto, la sospensione è pronta.

Contatta staff - TTA - L'Accademia del Bicilindrico - Archivio - Inizio pagina