Ecco finalmente dopo secoli le foto e i racconti (parziali) della vacanza
che abbiamo fatto in agosto Cicio, Frappa, Filandro, Metallo e il sottoscritto.
Grossomodo tutti conoscete il viaggio, i racconti sono di Cicio e nello, godetevi
le foto.
Lorenzo
Il racconto di Cicio:
Giorno 1 sabato 9/08/2003
Roma-Firenze- Bologna
Sono le ore 10, si parte, o meglio si dovrebbe partire..
Aspetto il FraPPa che stranamente è in ritardo, starà ancora
facendo le carburazione o il set up della mitica SS??
Eccolo arriva, sento il rombo della moto e il regime oltre svalvolamento del
motore..
La sua fida SS è tirata a lucido come sempre, ma questa volta ha un’oggettino
in piu’, il Maxia da 6000 l..
Si fanno le chiacchiere di rito, finisco di vedere se le brorse sono a posto
e si parte, siamo sulla Cassia e quindi proseguiamo dritti.
Usciamo da Roma, proseguiamo per la Cassia Bis, direzione Viterbo, salutiamo
Vallelunga, passiamo per Sutri piccolo centro con rovine romane ed etrusche
(oltre ad essere città natale di Perugini), siamo in un’attimo
a Vetralla, ecco Montefiascone famosa per il Vino Est, est est, costeggiamo
il lago di Bolsena, bellissimo paesaggio e curve della Cassia veramente belle.
Andiamo avanti sulla fida Cassia ad un’andatura da codice, ehh beh con
questo nuovo codice non c’è da scherzare, ci godiamo il panorama
e non ci affatichiamo affatto, il caldo è torrido e si suda alla grande
ogni volta si attraversa un paesino che ci obbliga a soste ai semafori, siamo
in Val d’Orcia, il paesaggio cambia rapidamente, colline ondulate con
terra arsa dal sole, bellissimo, sulla strada ci siamo solo il i il FraPPa
( e te credo con quel caldo..), entriamo nella galleria che valica il monte
Amiata, che goduria, un fresco che ci ritempra; ci fermiamo e FraPPa fa benzina.
Proseguiamo e la strada sembra il Nurburgring, saliscendi con curve alla sommità
della salita, con traiettorie da inventare ed incognita ad ogni svalicamento.
Come si dice a Roma “ si è fatta na certa” ci fermiamo
a mangiare a Buonconvento meta classica, il FraPPa dice di fermarsi ogni volta
qui, ed anche io in occasione del raduno del Chianti mi ero fermato li, ci
ritempriamo e approfittiamo per sentire gli altri a che punto sono.
Si riparte siamo a pochi km da Siena, e qui decidiamo di fare la Chiantigiana
ss n°222 al posto della superstrada che porta a Firenze, ricca di “tranelli”,
la scelta fatta è ottima.
La strada passa per le colline del Chianti, una meraviglia, ripercorro le
strade che abbiamo fatto in occasione del raduno del Chianti e mi sembra di
rifarle insieme a voi, che emozione, anche qui mi ricordo dell’ingresso
ai Box come lo chiamo io, quindi velocità limitata in ingresso ai paesi
e passaggio a spinta di fronte ai velox, ci fermiamo a fare benzina e sento
Filandro, il quale è già in cima alla Raticosa.. ma come? Doveva
partire in tarda mattinata? E’ partito la mattina alle 8 e si è
fatto tutta l’autostrada. Peccato volevo passare a salutare il Webbone,
vabbeh sarà per il ritorno..